Diritti TV – Nuove indiscrezioni in merito all’indagine partita dalla Procura di Milano e che potrebbe anticipare un altro ciclone sul calcio italiano. Secondo quanto scrive oggi il ‘Corriere della Sera’, le società che avrebbero subito venerdì scorso le perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta sui diritti TV, sarebbero Genoa e Bari, mentre sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati i rispettivi presidenti, Enrico Preziosi e Gianluca Paparesta. L’ipotesi di reato è “ostacolo all’attività di vigilanza”: in buona sostanza, sarebbero state messe in atto pratiche con lo scopo di “abbellire” i bilanci. Indagine in corso, secondo il quotidiano milanese, anche nei confronti di Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere regionale impegnato in questi giorni nelle due gare della nazionale italiana, poiché avrebbe “ostacolato l’attività di vigilanza” della Covisoc.
Insomma, ieri sono venute fuori le prime indiscrezioni sulle perquisizioni avvenute venerdì scorso presso le sedi della Lega Calcio di A e di B, oltre che di Infront e Mediaset. Il primo filone d’inchiesta parte proprio dall’assegnazione dei diritti televisivi del massimo campionato italiano per il triennio 2015-2018: secondo i magistrati milanesi, Infront, l’advisor che si occupa della gestione dei diritti tv (ma di tante altre cose) avrebbe pilotato l’asta a favore del gruppo del biscione. L’indagine, tra l’altro, si incastra con l’istruttoria avviata a maggio dall’Autorità garante della concorrenza, che sta verificando se Mediaset, Sky, Lega Calcio ed Infront non abbiano posto in essere condotte potenzialmente restrittive della concorrenza nell’assegnazione dei diritti audiovisivi. L’istruttoria in questione dovrà terminare entro il prossimo 30 aprile 2016.
Da questo filone, intanto, i magistrati milanesi sarebbero arrivati ad un altro possibile reato, quello relativo all’ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. La Covisoc, l’organo che ha il mandato della Figc di dare l’OK ai bilanci delle squadre, si sarebbe trovata davanti ostacoli importanti alla propria attività. Per evitare il no della Covisoc, infatti, secondo gli inquirenti Genoa e Bari avrebbero ottenuto finanziamenti occulti. Anche in questo caso potrebbe tornare di mezzo Infront, a leggere l’articolo pubblicato dal ‘Corsera’: nel caso del Genoa, si cerca di risalire alla provenienza di 15 milioni di euro, che Preziosi giustifica con un prestito personale ottenuto da una banca svizzera. Quanto al Bari, invece, Infront ha sponsorizzato la seconda maglia del club pugliese in cambio di 460mila euro: i magistrati vogliono capire se l’advisor che gestisce i diritti TV non sia in conflitto d’interessi.
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