Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta, torna a far parlare di sé e a dividere i suoi ex sostenitori. Dopo il ciclone del calcioscommesse che lo ha colpito, ma non affondato, l’ex numero 10 ha deciso di insegnare calcio ai bambini. Ieri è andato in scena il terzo allenamento del gruppo composto da ragazzini dai 9 agli 11 anni e gli umori a bordo campo, così come in città, erano contrastanti. Sorridenti i genitori dei bambini, consapevoli che i propri figli abbiano molto da imparare in un rettangolo di gioco da un ex campione del calibro di Doni. Ma c’erano anche ad attenderlo un gruppetto composto da 5-6 persone che non hanno perso l’occasione per accusarlo di essere inadeguato al ruolo: uno che è stato condannato per il calcioscommesse, secondo loro, non può ergersi a maestro delle nuove generazioni di sportivi.
Nessuna tensione, per fortuna, Doni non si è nemmeno fermato a discutere, replicando semplicemente che non fosse “il luogo, né il momento in cui parlarne: ci sono tanti bambini”. Prima del suo arrivo al campetto di Orio al Serio erano stati esposti anche alcuni striscioni di contestazione, ma qualcuno li ha fatti prontamente rimuovere. Chi ha avuto modo di assistere agli allenamenti condotti da Doni, parla di tanti consigli e incitamenti: dal punto di vista sportivo, dunque, nessuno potrebbe fare alcun appunto ad un ex giocatore del suo calibro. Quanto all’opportunità “morale” dell’iniziativa, la questione non tocca minimamente l’ex capitano dell’Atalanta, che al termine della seduta di allenamento ha risposto tranquillo alle domande di qualche giornalista:
“Non sono un vero allenatore e non penso ad un futuro del genere: è una passione, a questi ragazzi posso insegnare qualcosa e da loro posso anche imparare”.
Al suo fianco c’è Fabio Gallo, altro ex giocatore dei bergamaschi, che non ha alcun dubbio sulle doti di maestro di calcio dell’amico Doni: “In modo educativo, può insegnare a divertirsi con il calcio”. L’accesso a questa particolare scuola calcio è stato riservato a 20 iscritti che non conoscevano il nome dell’istruttore tecnico prima dell’inizio del corso: “Errare è umano e lui può spiegare ai bambini cosa non va fatto”, fanno sapere i genitori di un bambino a conferma che nessuno, dopo aver conosciuto Doni al campetto di allenamento, ha mai pensato ad annullare alcuna iscrizione. Anzi, erano in tanti a voler partecipare, ma solo il numero chiuso ha impedito che la nuova avventura di Doni avesse ancora più successo.
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