Si avvicina la sfida di campionato tra le due squadre che guidano la classifica, Roma e Juventus si affronteranno il prossimo 9 maggio e la tensione non può che salire. Certo fino a quel giorno i bianconeri potrebbero avere già acquisito la certezza matematica del titolo, ma fino a quando questa certezza non ci sarà c’è da aspettarsi di tutto. Nell’attesa di ritrovarsi di fronte in campo le due squadre si fronteggiano davanti ai microfoni, soprattutto attraverso i due allenatori che in queste ultime ore stanno dando vita ad un animato botta e risposta. Ieri era stato il turno di Antonio Conte che aveva commentato stizzito le ultime insinuazioni di Rudi Garcia a proposito di qualche aiutino di troppo ricevuto dalla sua squadra, soprattutto dalle piccole, colpevoli secondo il francese di non schierare la miglior squadra quando si trovano di fronte ai campioni d’Italia:

Quando lo sento dire che gli avversari della Juve contro di noi non si impegnano mi arrabbio. Le sue dichiarazioni sono provinciali sotto ogni punto di vista. Esattamente come i discorsi sugli aiutini alla Juve sono stati chiacchiere da bar. La sua è una grande mancanza di rispetto nei confronti di una squadra che vince titoli e coppe da due anni, nonché verso i nostri avversari. Verso gli allenatori che scelgono la formazione, i calciatori che scendono in campo, i tifosi che dovrebbero venire allo Stadium sapendo che in campo scende una squadra non adeguata. Mentre contro di noi tutti giocano la partita della vita. Garcia sappia che di uno come lui, in Italia, non c’era assolutamente bisogno per motivare le squadre a dare di più.

Parole sicuramente non amorevoli che sono giunte immediatamente al destinatario. Il tecnico giallorosso ha avuto modo di rispondere oggi da Chieti, dove si era recato per ritirare il Premio Prisco. Garcia vuole evitare le polemiche ma non rinuncia ad una frecciatina polemica verso il suo collega, prima di ricordare ancora una volta che la sua Roma lotterà fino all’ultimo, fino a quando sarà possibile sperare nel miracolo:

Le dichiarazioni di Conte? Mi sembra un po’ nervoso il mio collega ma non ho altro da dire. Sono contento di essere qui. Sul calcio e sulle partite abbiamo tanti momenti per parlare di questo. La sfida con la Juventus? Non è adesso, oggi giocano con il Sassuolo e vediamo come finisce. Per noi a Catania sarà difficile e andremo per vincere. Poi vedremo se il campionato è chiuso o meno, sarebbe bello continuare a sognare. Vediamo che succede stasera, noi dobbiamo vincere a Catania, il destino non è nei nostri piedi.

I giornalisti presenti vogliono sapere del suo futuro, dei piani per la prossima stagione, dei nomi che infiammeranno il mercato. Come sempre però il francese nicchia e rimanda ogni discorso a quando il campionato sarà finito, anche se svela che questa sera molto probabilmente seguirà la partita con gli uomini della società giallorossa. Su una cosa però è assolutamente sicuro e cioè sulla bontà del lavoro svolto da lui e dalla sua squadra in questa stagione e su questo non si può che essere assolutamente d’accordo:

Non mi sono visto con i dirigenti. Questa sera li rivedrò probabilmente per seguire insieme la partita. Ma devo dire grazie a questa società, a questa squadra e a questi ragazzi che stanno disputando un campionato eccezionale. Se mi avessero detto all’inizio della stagione che a tre giornate dal termine avremmo avuto 85 punti, con la qualificazione in Champions League da quattro giornate, io sarei stato felice. Quando sono venuto questa estate a Roma le aspettative non erano proprio queste. Se farei qualche scelta diversa? No, non sono il tipo che ha rimpianti. Non cambierei nulla, perchè sono sempre convinto che quando fai delle scelte, sono quelle che al momento ti sembrano più giuste. Poi dopo, a posteriori, si possono sempre dire delle cose.

Come Garcia, tutti i giocatori giallorossi e i tifosi della Roma questa sera si ritroveranno a seguire la partita del Mapei Stadium, sperando che il Sassuolo possa fare uno sgambetto alla corazzata bianconera. Le speranze di poter vincere questo campionato sono davvero esigue ma, come ripete in continuazione il francese, sognare o meglio sperare non costa niente, sarà la matematica a dire quando sarà il momento di svegliarsi.

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ultimo aggiornamento: 28-04-2014