Kylian Mbappé può essere il vero erede di Pelé? Il confronto tra i due campioni, di ieri e di oggi e anche di sempre, alla Coppa del Mondo
In questi giorni sono i due calciatori più osservati da tutto il mondo: Kylian Mbappé per quello che sta facendo in Qatar, Pelé per la battaglia per la vita che sta combattendo in Brasile. Il francese ha twittato una preghiera per il brasiliano, conosciuto come O’Rei e anche il campione del Psg inizia a essere chiamato nella stessa maniera, ovviamente pronunciato nella sua lingua, Le Roi.
Ma è possibile un parallelo tra i due? Proviamo a seguirli nei due percorsi Mondiali, tra il 1958 e il 1962 Pelé, tra Russia 2018 e oggi Mbappé.
IL DEBUTTO – Pelé esordisce a 17 anni, Mbappé è più anziano ed ha 19 anni. Pelé aspetta due partite prima di giocare e il debutto lo fa contro l’Unione Sovietica. Mbappé è titolare già alla prima contro l’Australia e va in gol alla seconda con il Perù.
PRIMA DELLA FINALE – Nel Mondiale 1958 Pelé si afferma come la stella assoluta per quanto fa e per come tutto gli riesce naturalmente. Nelle gare a eliminazione diretta risolve la difficile sfida col Galles e inventa una tripletta da favola proprio contro la Francia. Mbappé in Russia realizza una doppietta davanti a Messi nell’ottavo di finale con l’Argentina, facendo pensare che questa sia una di quelle rarissime partite che cambiano la vita di un giocatore e anche della storia del calcio.
LA FINALE – Entrambi lasciano un segno. Pelé piange di commozione a fine gara, dopo avere segnato una doppietta con la Svezia, impresa che regala il primo Mondiale al suo Paese. Mbappé firma l’ultimo dei 4 gol con i quali la Francia regola la Croazia e fa scrivere che dopo Pelé è tornato un teen-ager ad abitare il tetto del mondo.
IL SECONDO MONDIALE – Pelé non ha fortuna, anche se il suo Brasile fa il bis. Segna subito al Messico, gioca ancora una gara e poi è costretto a guardare da fuori il Mondiale. Mbappé è già a 5 gol in 4 partite e tanto così, per ora, forse non si era mai visto nella competizione. Potrebbe anche servire a poco, se non arriverà la vittoria finale. Ma se succederà, allora si potrà dire che è Mbappé il vero erede di Pelé e non perché faccia rima.
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