Il piccolo Bradley Lowery non ce l’ha fatta. È morto oggi, a soli 6 anni, dopo aver lottato per cercare di guarire da un neuroblastoma, un tumore maligno neuroendocrino. Bradley era diventato noto al mondo dopo che Jermain Defoe lo ero andato a trovare in ospedale per regalargli il sogno di incontrare il suo giocatore preferito del Sunderland, la sua squadra del cuore. La foto dell’attaccante e del bambino abbracciati nel letto dell’ospedale aveva fatto il giro del mondo, spingendo molti a fare delle donazioni per sostenere la ricerca per combattere questa terribile malattia.
Defoe ha continuato a sostenerlo nell’arco del tempo, andandolo a trovare durante le sue lunghe sedute di chemioterapia in ospedale. Sempre accompagnato dal suo idolo, Bradley ha avuto anche l’occasione di scendere in campo prima di un paio di match del Sunderland così come anche a Wembley nello scorso marzo, prima dell’amichevole contro la Lituania che ha segnato il ritorno in nazionale di Defoe dopo 3 anni e mezzo di assenza.
Il sostegno di tutti i suoi familiari e di tutte le persone commosse dalla sua storia non è stato però sufficiente ad evitare l’inevitabile. Oggi la madre di Bradley ha dato la notizia della morte del suo bambino attraverso i social network: “Il nostro coraggioso ragazzo è volato dagli angeli, tra le braccia di mamma e papà e circondato dalla sua famiglia. È stato il nostro piccolo supereroe e ha lottato tantissimo, ma lo hanno voluto da qualche altra parte. Non ci sono parole per descrivere quanto sia distrutto il nostro cuore. Grazie a tutti per il supporto e per le vostre parole. Dormi bene, piccolo mio, e vola alto con gli angeli“.
La triste notizia era stata in qualche modo anticipata ieri pomeriggio, durante la conferenza stampa nella quale Defoe si è presentato ai tifosi del Bournemouth, sua nuova squadra a partire da questa estate. L’attaccante inglese non era riuscito a trattenere la commozione parlando del suo giovane amico.
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