La ricostruzione dell’esonero di Mourinho alla Roma e il rapporto logorato con la famiglia Friedkin che ha portato all’addio
Il Corriere dello Sport ricostruisce le ultime ore di Mourinho alla Roma, l’esonero di ieri e soprattutto il momento in cui il rapporto tra lo Special One e la famiglia Friedkin, proprietaria del club, si è via via spezzato. Infatti, come riportato dal quotidiano romano, l’addio non è figlio del momento difficile che stanno vivendo i giallorossi, ma parte da molto più indietro.
A cominciare dalla finale di Europa League persa contro il Siviglia, tra le plateali proteste contro Taylor e le recriminazioni dello Special One contro la società. «Merito di più, non
voglio più essere lasciato solo», commento il portoghese dopo il triplice fischio. Il rapporto da quel momento è andato sempre più a deteriorarsi. In estate le richieste e proteste di mercato di Mou (compresa la foto nel ritiro di Albufeira con il vuoto del centravanti assente). Le prime ipotesi di addio già dopo la sconfitta per 4-1 contro il Genoa a settembre. In quell’occasione a salvare Mourinho fu Pinto, che convinse la proprietà a dargli ancora tempo. Ieri l’ultimo atto, con uno scambio teso di parole grosse e recriminazioni tra lo Special One e Dan Friedkin.
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