“Giustizia non è ancora fatta”: nonostante la condanna nei confronti di Samuel Eto’o, l’ex compagna del centravanti camerunense lascia presagire ulteriori sviluppi. Eto’o è stato condannato a versare mensilmente un assegno da 10mila euro a favore di Anna Barranca e al pagamento degli arretrati pari a 450mila euro. Lo ha stabilito il Tribunale di Cagliari, presso il quale si è tenuto il processo intentato dalla ex compagna del centravanti della Sampdoria per il mantenimento della figlia Annie, avuta durante la loro breve relazione.
“Giustizia non è ancora fatta – dichiara la ragazza originaria della Sardegna – , non so se vedrò quei soldi. Lui potrebbe fare ancora altri ricorsi e se può non paga. Quello che voglio è avere un incontro con lui”.
Della vicenda, si era occupata nel 2009 anche il tg satirico ‘Striscia la Notizia’: Samuel Eto’o, dopo essersi sottoposto al test del Dna, ha riconosciuto Annie, che oggi ha 12 anni, versando sul conto della madre 3mila euro al mese per gli alimenti. Dal mese di febbraio, però, il centravanti camerunense avrebbe messo di pagare gli alimenti e Anna Barranca ha avviato una battaglia legale, che stando a quello che dichiara lei stessa, non è affatto conclusa nonostante questo round si sia concluso a suo favore:
“E’ una battaglia che ho fatto per mia figlia e per il suo futuro – dichiara l’ex compagna di Eto’o – Da febbraio ha smesso di pagare, ma se scrivo ai giornali i soldi me li dà. Hanno scritto cose indecenti su di me. Sono contenta di questa sentenza per mia figlia, l’ho fatto per lei. Ma non sarà facile vivere tranquille, non so se farà altri ricorsi. Ma almeno adesso io e mia figlia un po’ respiriamo. Non ho fatto questa battaglia per i soldi. I miei avvocati mi avevano invitato a chiedere non dieci ma trenta mila euro al mese”.
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