Mancano esattamente cento giorni al via degli Europei di calcio 2020 e infatti oggi a Roma, al Campidoglio, ci sono delle gigantografie delle maglie celebrative dei vincitori delle passate edizioni e sono intervenuti Daniele Frongia, Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini di Roma Capitale, Commissario Straordinario di Roma Capitale per UEFA 2020 e Gianni Rivera, campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970.

A Roma sono previste varie iniziative per turisti e tifosi, anche se c’è l’ombra del coronavirus che sembra pronto a bloccare tutto. Per adesso il segretario generale dell’Uefa Theodore Theodoridis ha detto che non ci sarà alcun rinvio:

“Abbiamo un piano nel caso le cose non migliorino in certe aree del prossimo Europeo, ma adesso non è il momento di speculare. Andiamo avanti caso per caso, in rapporto con Governi, Leghe e OMS. Abbiamo anche creato un coordinamento per armonizzare i calendari”

Ma il dubbio resta, soprattutto se i vari campionati europei dovessero essere costretti a rivedere profondamente i propri calendari e si ritrovassero a dover recuperare partite in estate. In quel caso l’unica soluzione sarebbe quella di spostare gli Europei.

Abbiamo infatti visto che, nel malaugurato caso in cui in Serie A dovessero spuntare casi di positività al coronavirus, molto probabilmente il campionato verrebbe sospeso. A quel punto, se davvero si volessero disputare tutte le partite, si finirebbe per giocare in estate e dunque sarebbe indispensabile posticipare gli Europei o rinviarli al 2021 che, essendo un anno “dispari”, non ha altri grandi eventi in programma, né i Mondiali, né le Olimpiadi.

Infatti, se l’Uefa cerca di essere (o quantomeno mostrarsi) ottimista, la Fifa, invece, non ha affatto escluso che gli Europei possano essere rinviati. Infatti il Presidente Gianni Infantino a domanda precisa ha risposto, ai microfoni di Sky Sport UK:

“Un rinvio? Non posso escludere nulla, non dobbiamo farci prendere dal panico, ma dobbiamo esaminare con attenzione la situazione. Spero non si vada nella direzione dell’annullamento delle competizioni, emettere un divieto generale sarebbe difficile visto che la situazione è diversa in ogni Paese. In ogni caso, la salute delle persone è più importante di una partita di calcio. Dobbiamo restare vigili, sperando che l’epidemia non si espanda”

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ultimo aggiornamento: 05-03-2020


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