Inghilterra in finale contro l’Italia. Gli inglesi trionfano a Wembley contro una Danimarca che vende cara la pelle.
Dopo 25 anni l’Inghilterra disputa e vince una semifinale di un Europeo. Quella scottante eliminazione sa oggi di rivincita di un popolo. In un Wembley gremito da tifosi inglesi, dove a mala pena si sente il fischio dell’arbitro e l’entusiasmo è alle stelle dopo più di un anno il calcio è nuovamente delle persone. Storia, passione e divertimento: la ricetta perfetta per una partita straordinaria.
L’Inghilterra per la prima volta nella sua storia potrà disputare una finale di un Europeo. Dopo 55 anni gli inglesi tornano nel palcoscenico dei grandi proprio contro gli Azzurri.
I Tre Leoni iniziano bene la partita sulla scia dell’entusiasmo, spinti dai propri tifosi. Si mette in moto subito l’asse Sterling–Kane, spesso a posizioni invertite in questa partita, dove la punta del Tottenham si allarga sulla fascia e il numero dieci inglese invece cerca gli inserimenti nell’area piccola.
Come ormai ci ha abituato questo Europeo succede l’impensabile, dopo una prima mezzora di percosse inglesi tuona il cielo di Londra. Mikkel Damsgaard regala a questa semifinale un gioiello. Calcio di punizione dai trenta metri eseguito meravigliosamente. Fulmine che porta in vantaggio la Danimarca, esecuzione nel segno di Eriksen. L’Inghilterra cerca subito di rimettersi in partita in uno stadio dove è calata un’atmosfera spettrale. I Tre Leoni però si svegliano dal torpore iniziale, e a sei minuti dalla fine del primo tempo raddrizzano la partita. Kane svuota l’area di rigore e serve Saka che dal fondo cerca Sterling. Kjaer per impedire l’affondo in scivolata beffa il proprio portiere. Gli inglesi tirano un sospiro di sollievo e tornano a sostenere a gran voce la propria Nazionale.
Kane e Sterling seminano il panico a più riprese sulle fasce danesi, ma la linea difensiva biancoblu è ben posizionata e argina alla grande le incursioni inglesi. Hjulmand corre ai ripari al 69′, ridisegnando la Danimarca in formazione di fanteria romana: fuori Damsgaard e Dolberg e centrocampo con un uomo in più. L’Inghilterra cerca disperatamente e invano il vantaggio. Regge il muro biancoblu e la partita viene trascinata ai supplementari.
Nei tempi supplementari si gioca ad una porta sola a Londra, i Tre Leoni ringhiano e schiacciano letteralmente la Danimarca nella propria metà campo. Complice anche la stanchezza dei danesi, e i cambi inglesi che hanno spezzato gli equilibri. Sterling semina il panico nell’area danese. Sul fondo salta i difensori come birilli che poi lo stendono in mezzo al traffico, il VAR conferma il penalty. Harry Kane sul dischetto, calcia male e viene ipnotizzato da Schmeichel. Il destino sembrava togliergli la gioia del gol, ma la provvidenza gli rimette li il pallone. Sulla ribattuta l’uragano fa scoppiare Wembley, incrocia il tiro e Inghilterra in vantaggio. Vanificati gli ultimi tentativi danesi al termine del secondo tempo supplementare, la Danimarca esce a testa alta da un incredibile Europeo.
Gli inglesi strappano un pass per la finale perfetta, una finale in casa nel tempio del calcio inglese. A più riprese si sente il intonare il coro It’s coming home, canzone coniata proprio nel 96′ per sostenere la squadra di sua Maestà, come se questa coppa fosse già tra le mura di Buckingham Palace, l’Italia venderà cara la pelle, inglesi avvisati.
LA PARTITA
Un bell’inizio per l’Inghilterra che si presenta nell’area danese dopo soli 5 minuti, Kane improvvisatosi da ala sinistra cerca con un cross basso Sterling che manca di poco il pallone. La Danimarca è in campo e risponde con un’azione corale che manda in confusione la mediana sassone, Walker anticipa bene Damsgaard. I danesi prendono coraggio, Pickford goffamente mette il pallone sui piedi di Dalberg che serve Braithwaite. L’attaccante del Barça lascia partire un destro troppo debole che si spegne alla destra del palo. Biancorossi in dominio del match, squadra ben posizionata e ritmo di giro veloce. Ancora pericoloso Damsgaard, il gioiellino della Samp prova un tiro a giro di poco alto sopra la traversa di Pickford. Al 30′ arriva lo scossone della partita. Mikkel Damsgaard regala a questa semifinale un gioiello, Calcio di punizione dai trenta metri eseguita meravigliosamente. Fulmine che porta in vantaggio la Danimarca, esecuzione sulle orme di Eriksen. Al 37′ minuto Saka serve una palla geniale a Sterling, da due passi calcia su Schmeichel. I Tre Leoni si svegliano dal torpore iniziale, al 39′ minuto raddrizzano la partita. Kane svuota l’area di rigore e serve Saka che dal fondo cerca Sterling. Kjaer per impedire l’affondo in scivolata mette la palla nella propria rete. La Danimarca affronta il primo tempo a testa alta mettendo in difficoltà a più riprese gli inglese, una bella reazione britannica rimette la partita sui binari del pareggio.
La Danimarca inizia bene il secondo tempo. Mæhle serve in verticale Dolberg, che controlla con un tocco, manda a vuoto Stones e calcia in mezzo secondo sul primo palo. Pickford risponde alla grande, ma Dolberg era in fuorigioco. La risposta inglese non tarda ad arrivare. Al 59′ minuto Mount da posizione defilata si inventa un traversone con il contagiri, Maguire stacca benissimo e di testa cerca di infilare la palla nell’angolino. Un miracolo di Schmeichel spegne l’entusiasmo del terzino del Manchester United. I Biancorossi tirano su un muro davanti alla propria porta e si barricano dietro di esso. Al 60′ minuto la Danimarca rischia il secondo autogol. Shaw semina il terrore sulla fascia, triangolazione rapidissima con Sterling e palla dal fondo. Sul suo cross interviene fortuitamente Hojbjerg di tacco e la palla con una traiettoria velenosa sfiora il palo. Hjulmand corre ai ripari al 69′: fuori Damsgaard e Dolberg coprendo così il centrocampo. Dentro anche il gioiellino dell’Aston Villa: Jack Grealish. L’Inghilterra insiste, al 73′ è ancora fondamentale il portiere del Leicester. Mount largo sulla destra mette uno spiovente in mezzo all’area, dopo una deviazione, insidiosa è fondamentale la risposta di Schmeichel. Ancora un brivido per i danesi, Shaw mette un pallone in mezzo, la difesa biancoblu respinge ma Phillips intercetta fuori area e calcia forte e rasoterra, palla fuori di poco. Ancora Sterling sulla destra, che con una rasoiata la butta in mezzo. Kane anticipa Grealish, meglio piazzato: la difesa danese libera, sul pallone piomba di nuovo Phillips che però calcia alle stelle. Non bastano i 90′ minuti, si va ai supplementari.
Il primo bagliore dei tempi supplementari arriva dal solito Harry Kane, che fa tutto da solo in area e lascia partire un diagonale fulminante verso la porta danese, respinge Schmeichel. Altro brivido per i danesi, al 97′ ci prova Grealish da fuori, gran botta ma troppo centrale per impensierire il portiere biancoblu. Si gioca ad una porta sola a Londra, l’Inghilterra sta letteralmente schiacciando la Danimarca. Complice anche la stanchezza della Danimarca, ora i cambi inglesi stanno dando frutti. Sterling semina il panico nell’area danese. Sul fondo salta i difensori come birilli che poi lo stendono in mezzo al traffico. Straordinario Schmeichel che ipnotizza Kane, ma sulla ribattuta l’Uragano fa esplodere Wembley.
IL TABELLINO: INGHILTERRA-DANIMARCA 2-1
RETI: 30′ Damsgaard, 39′ aut. Kjaer.
Inghilterra (4-2-3-1): Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Rice, Phillips; Saka (69′ Grealish), Mount, Sterling; Kane. A disposizione: Ramsdale, Johnstone, Henderson, Rashford, Trippier, Mings, Coady, Sancho, Foden, James, Bellingham. All. Southgate.
Danimarca (3-4-3): Schmeichel; Christensen (79′ Andersen), Kjaer, Vestergaard; Stryger Larsen (67′ Wass), Delaney, Hojbjerg, Mæhle; Braithwaite, Dolberg (67′ Nørgaard), Damsgaard (67′ Poulsen). A disposizione: Lössl, Rønnow, Skov, Skov Olsen, Jørgensen, Wind, Cornelius, Jensen. All. Hjulmand.
AMMONITO: Maguire (I), Wass (D).
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