Si è chiusa nel peggior modo possibile la vicenda Evacuo. L’ex primavera della Lazio, promessa del calcio italiano fino a 7-8 anni fa, ha deciso di scusarsi pubblicamente con gli ultras del Benevento, del quale è capitano, per accantonare nel più breve tempo possibile quanto accaduto in questi giorni dopo Benevento-Nocerina 1-0. Al fischio finale del sentito derby campano Evacuo è andato sotto la curva dei tifosi di casa per ringraziarli del supporto, ma prima di rientrare negli spogliatoi ha attraversato il campo per omaggiare anche i supporters della Nocerina, sua ex squadra.
Questo gesto di gratitudine e amicizia da parte di Evacuo ha creato un pandemonio, culminato con la diffusione di un comunicato molto minaccioso da parte degli ultras del Benevento, con il quale si chiedeva l’immediata rescissione del contratto del giocatore, “invitato” inoltre a lasciare immediatamente la città. Purtroppo questo fatto gravissimo è stato affrontato nel peggiore dei modi dalla società beneventana, che ha preferito chinare il capo di fronte alla prepotenza degli ultras invece che intraprendere una battaglia di civiltà.
Evacuo infatti ha registrato un video per scusarsi di un gesto del tutto inoffensivo, fatto chiaramente a titolo personale, dopo aver dato il 100% in campo per difendere i colori giallorossi. Semplicemente incredibile che un manipolo di ultras possa costringere un giocatore a chiedere scusa per un banale saluto alla tifoseria avversaria. D’altra parte la vicenda si è conclusa esattamente come si augurava il Presidente del Benevento, Oreste Vigorito, che al termine della partita ha parlato di “offesa nei confronti della tifoseria e della città” da parte del suo giocatore, definendo “molto grave” quanto accaduto.
Si chiude così una vicenda paradossale, con un ragazzo di 31 anni costretto a scusarsi per sfuggire alla prepotenza ultras.
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