Qualche mese fa anche noi di CalcioBlog avevamo scelto di occuparci di lui per i numeri impressionanti di cui si è reso protagonista sul campo. Del tipo che fino a settembre 2013 Graziano Pellè aveva segnato 36 gol in 37 partite in campionato con la maglia del Feyenoord. Numeri in crescita, se si consideravano anche le presenze nelle coppe (totale di 40 gol in 44 gare).
Oggi torniamo a parlare dell’ex attaccante di Sampdoria e Parma, dalla stagione 2012-2013 tornato a giocare nella Eredivisie, in Olanda, nelle fila del Feyenoord. L’occasione ci viene offerta dal raptus di nervosismo e di furia di cui Pellè è stato autore nella partita giocata ieri contro il Twente.
Il pareggio raggiunto dai padroni di casa in pieno recupero ha fatto infuriare l’attaccante italiano, autore del vantaggio iniziale. Così Pellè al fischio finale dell’arbitro ha lasciato il campo tirando calci alla panchina e alla telecamera nelle postazioni per le interviste a pochi passi dagli spogliatoi.
Un gesto per il quale si attendono le scuse del calciatore pugliese, che con 19 reti è al secondo posto nella classifica marcatori del massimo campionato olandese (al primo, con 24 gol, c’è Alfred Finnbogason dell’Heerenveen).
Per la cronaca, il Feyenoord stava vincendo 2-1 (grazie anche alla rete di Boëtius e a quella dell’ex Inter Castaignos), ma in extremis è arrivato il pari del Twente con Martina, subentrato pochi minuti prima.
In caso di vittoria il Feyenoord avrebbe agganciato proprio il Twente al secondo posto in classifica. Insomma, il pareggio ha rappresentato senza dubbio una beffa, ma la reazione di Pellè è stata francamente eccessiva e da censurare.
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