La Fifa nel 2010 ha pagato la federazione irlandese per metterla a tacere dopo il famoso fallo di mano di Henry che aveva regalato alla Francia la qualificazione ai mondiali sudafricani, proprio a discapito della nazionale allora allenata da Trapattoni. Lo ha rivelato l’amministratore delegato della Football Association of Ireland, John Delaney, ma non ci sarebbero tracce nel bilancio della federazione di tale versamento. In seguito alla clamorosa svista dell’arbitro svedese Martin Hansson l’Irlanda aveva addirittura chiesto di rigiocare la partita definendo l’errore del direttore di gioco di natura tecnica. Blatter in qualche modo irrise gli irlandesi spiegando che sarebbero stati la trentatreesima squadra del mondiale.
A spiegare tutti i dettagli della vicenda è stato appunto Delaney che ha raccontato come si svolsero i fatti sul finire del 2009:
Vi spiego esattamente cosa è accaduto… Pensavamo di fare causa alla Fifa per la nostra mancata qualificazione alla Coppa del Mondo a causa del fallo di mano di Henry. Ma anche per l’atteggiamento di Blatter sul palco, aveva riso di noi, ci aveva preso in giro. Quel giorno l’ho incontrato e gli ho detto cosa pensavo di lui, i toni non sono stati cordiali. Si è così arrivati ad un accordo. Era un martedì e il lunedì successivo l’accordo era firmato e concluso. Era una buon accordo per noi, un accordo sicuramente legittimo per la FAI.
Delaney non ha potuto svelare la cifra ma i media irlandesi parlano di 5 milioni di dollari. In un comunicato la Fifa ha spiegato che quella cifra in realtà era stata prestata alla federazione per la costruzione di uno stadio, tale prestito era però vincolato alla qualificazione della stessa Irlanda ai mondiali 2014, qualificazione non arrivata e per questo motivo il prestito è stato cancellato lo scorso 31 dicembre. In un comunicato la Fai ha spiegato che tutto è certificato nei bilanci della federazione che vengono approvati da società esterne, viene specificato inoltre che “la FAI ha accettato l’offerta della Fifa per evitare un lungo, costoso e protratto nel tempo procedimento legale”.
Jim Boyce, membro nord irlandese del comitato esecutivo della Fifa, fa notare che pagamenti arbitrari come quello ricevuto dall’Irlanda devono essere investigati. A prescindere se in questa circostanza ci sia un reato o meno è chiaro che l’episodio non contribuisce a mettere in buona luce la Fifa, sempre più nel ciclone per i metodi con la quale è stata amministrata in questi ultimi anni.
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