È il giorno più lungo per la Fifa, l’organismo internazionale del calcio travolto dallo scandalo dovrà scegliere oggi il presidente per i prossimi quattro anni. Nonostante la bufera Sepp Blatter è ancora favorito rispetto al suo unico sfidante, il principe giordano Ali Bin al Hussein. Gli arresti degli scorsi giorni hanno sicuramente scalfito la posizione dello svizzero, ma sono ancora tante le federazioni che continueranno a votarlo. Molti paesi di Asia, Sud America e Asia gli sono rimasti fedeli e anche nella stessa Europa non c’è grande unità. Voterà per lui ovviamente la Russia, ma anche la Francia (riconoscente per l’assegnazione dei mondiali femminili), mentre sono incerti paesi come Spagna e Italia.
Ma la mattinata che ha visto l’apertura del 65° congresso della Fifa è stata turbata anche da altri fattori, per così dire esterni. Verso le 13 una telefonata ha annunciato la presenza di un ordigno all’interno del palazzo dove erano riuniti tutti i delegati delle federazioni mondiali. La Polizia ha sgomberato l’area per procedere con i controlli di routine, non è stato rinvenuto nulla di insolito e i delegati hanno potuto riprendere i loro posti e continuare i lavori. Ma non è stato l’unico elemento di tensione della giornata, manifestazione contro Blatter sono iniziate fin dalla mattina.
Una delegazione di palestinesi si è ritrovata davanti all’Hallenstadion di Zurigo per protesta, chiedono la squalifica di Israele dalla Fifa. Due di loro sono riusciti a eludere la sorveglianza e ad entrare all’interno della sala congressi, ma sono stati fermati dalle guardia di sicurezza prima che potessero raggiungere il palco. Oggi si sarebbe dovuta appunto votare la mozione con la quale la Palestina ha chiesto la squalifica di Israele, colpevole di aver accolto nella propria federazione cinque club dai territori occupati. Oggettivamente sembra abbastanza difficile che la Fifa decida di squalificare uno dei suoi membri, anche perché in questo momento sono altri i problemi.
[quote layout=”big” cite=”Sepp Blatter]Ora serve unità. Colpevoli gli individui, non la Fifa.[/quote]
Nel primo pomeriggio ha finalmente preso la parola Blatter che ha commentato tutto quello che è accaduto negli ultimi giorni. Il presidente ha chiesto unità e non ha accennato a nessun passo indietro, come gli era stato chiesto da più parti:
Abbiamo vissuto un cataclisma, ora serve unità. Gli eventi di mercoledì hanno scatenato una tempesta e ci si è anche chiesti se fare questo congresso o cambiare l’agenda. Sono felice di vedere che tutte le federazioni sono presenti, e lancio un appello alle unità per risolvere i problemi ed andare avanti tutti insieme: ora serve disciplina. I colpevoli sono gli individui, non l’organizzazione FIFA.
Se l’esito del voto, a meno di clamorosi ribaltoni, sembra abbastanza scontato, sarà almeno interessante vedere le cifre che porteranno all’elezione del nuovo presidente. Numeri che potrebbero indicare inequivocabilmente che questa unità, richiesta da Blatter, è tutt’altro che raggiungibile.
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