Dopo gli arresti di questa mattina, la FIFA ha parlato in conferenza stampa per bocca di Walter De Gregorio, dirigente italo-svizzero responsabile della comunicazione. De Gregorio ha garantito che la FIFA collaborerà con gli inquirenti per fare chiarezza, anche perché sarebbe stata la stessa FIFA a denunciare alcune anomalie nel novembre scorso al Procuratore Loretta Lynch:

“La Fifa collaborerà con le autorità americane, la Fifa è parte lesa in questa vicenda è nel nostro interesse che tutti i dubbi vengano dissipati. Ci teniamo a comunicare che il presidente non è implicato al momento. Siamo dispiaciuti di questa situazione. Il Congresso si terrà regolarmente, perché questa indagine non è relativa al congresso. Siamo in collegamento costante con il procuratore generale che segue le indagini. Anche le elezioni del nuovo presidente verrà portata avanti come pianificato. Per la Fifa è un momento difficile, ma allo stesso tempo un’occasione per fare pulizia e salvare quanto di buono fatto finora. Non siamo sorpresi, perché è stata la Fifa a rivolgersi al procuratore lo scorso 18 novembre”.

De Gregorio ha anche tenuto a precisare che le edizioni dei Mondiali del 2018 in Russia e 2022 in Qatar si svolgeranno regolarmente, ed ha anche ribadito più volte l’estraneità del presidente Joseph Blatter:

“Il presidente non è coinvolto, quindi non c’è motivo perché se ne vada. Se sarà rieletto sarà ancora il presidente per i prossimi anni. Blatter è calmo, non ho detto che è felice e sta ballando nel suo ufficio. Non posso confermare nomi e numero delle persone arrestate. Le elezioni del presidente si terranno regolarmente. Le edizioni 2018 e 2022 si giocheranno regolarmente in Russia e Qatar”.

Ovviamente le edizioni del 2018 e 2022 sono solo al momento confermate, perché se dall’indagine emergerà qualche atto corruttivo da parte di uno dei due governi interessati tutto tornerebbe nuovamente in discussione.

(Aggiornamento Stefano Capasso)

Corruzione-FIFA: per la FBI l’inchiesta porterà presto a nuovi sviluppi

Loretta Lynch, Procuratore Generale degli Stati Uniti, ha commentato gli arresti avvenuti questa mattina a Zurigo in Svizzera dove si stava svolgendo il vertice annuale della FIFA. Con l’accusa di corruzione sono finiti in manette sette alti dirigenti: Eugenio Figueredo (Uruguay, vicepresidente Fifa ed ex presidente della Conmebol), Jeffrey Webb (Isole Cayman, vicepresidente Fifa e numero uno della Concacaf), Eduardo Li (Costa Rica, membro della commissione esecutiva e Presidente della federazione costaricana), Julio Rocha (Nicaragua, responsabile dello sviluppo della Fifa), Costas Takkas (Isole Cayman, Ufficio di presidenza della Concacaf), Rafael Esquivel (Venezuela, presidente della federazione venezuelana) e Jack Warner Josè Maria Marin (Brasile, ex Presidente della federazione brasiliana). Il Procuratore ha parlato di un sistema di corruzione in essere nell’ultimo ventennio, annunciando che due delle persone arrestate si sono già dichiarate colpevoli dei reati contestati:

“Le accuse sono tangenti e corruzione in seno alla Fifa. E’ stato scoperto un sistema generalizzato che interessa gli ultimi 20 anni. Parliamo di persone che hanno ricevuto milioni di dollari in tangenti per organizzare tornei in tutto il mondo. Tutto è iniziato nel 1991 e vede coinvolti due generazioni di dirigenti. Tra le persone coinvolte due si sono già dichiarate colpevoli dei reati contestati. Nell’inchiesta è coinvolto anche l’ex presidente della Concacaf. Blatter non è coinvolto per ora”.

Sempre secondo il Procuratore con questa indagine avrebbero scoperto “milioni e milioni di euro frutto di corruzione, riciclaggio e di attività di criminalità organizzata“. In manette è finito anche Jack Warner (vicepresidente della FIFA e presidente della Concacaf), non presente a Zurigo, che secondo Loretta Lynch avrebbe intascato una tangente da 10 milioni di dollari da parte del governo sudafricano per l’assegnazione dei Mondiali 2010.

James Comey, capo della FBI che ha coordinato l’operazione, ha poi rincarato la dose sostenendo che l’inchiesta sarebbe solo nella fase iniziale: “Vogliamo essere chiari: questo è solo l’inizio, non la fine“.

(Aggiornamento Stefano Capasso)

Fifa, esplode il bubbone: 7 arresti. Anche Blatter indagato?

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Arrestati 7 dirigenti Fifa a Zurigo: l’indagine, partita dagli Stati Uniti, ha visto impegnate stamane le autorità svizzere che su ordine dell’Ufficio federale di giustizia (UFG) hanno effettuato il blitz presso l’hotel “Baur au Lac”, dove si svolge il meeting annuale della Fifa. Le accuse nei confronti delle persone finite in manette sono collegate a vario titolo all’assegnazione dei Mondiali, dei diritti televisivi e ad alcuni accordi di marketing.

Nell’indagine è finito anche il presidente Joseph Blatter, anche se gli inquirenti per il momento non formulano nei suoi confronti alcun capo d’accusa. Secondo le ultime indiscrezioni, i 7 arrestati saranno estradati e rinviati a giudizio davanti alla corte federale di Brooklyn. Le accuse nei loro confronti fanno riferimento agli ultimi 20 anni e coprono vari campi, dall’assegnazione delle manifestazioni mondiali, alla corruzione nell’assegnazioni di contratti commerciali e diritti televisivi. La Fifa è da anni nel mirino dell’FBI, ma il presidente Blatter ha sempre respinto le accuse, anche quelle più recenti relative a presunti episodi di corruzione per l’assegnazione dei Mondiali di Russia 2018 e Qatar 2022.

Fonti giornalistiche americane, sottolineano che lo stesso Blatter sia indagato e che le indagini proseguono proprio a meno di tre giorni dalle elezioni presidenziali della Fifa che vedono in lizza solo due candidati: l’uscente Blatter e il principe di Giordania Ali Bin Al-Hussein. Tra le persone finite nel mirino delle autorità americane ci sono Jeffrey Webb delle Isole Cayman, l’uruguaiano Eugenio Figueredo, vicepresidente ed ex presidente della South America’s Soccer Association, e Jack Warner di Trinidad e Tobago.

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ultimo aggiornamento: 27-05-2015