Il Consiglio federale ha votato all’unanimità l’inserimento di una clausola anti SuperLega per tutte le società che si affiliano alla Figc. Per partecipare anche a tornei e partite amichevoli, insomma, servirà prima l’autorizzazione della Federcalcio. Il nuovo testo sarà inserito come modifica dell’articolo 16 delle Noif: “Ai fini della iscrizione al campionato – si legge – la società si impegna a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla Fifa, dalla Uefa e dalla Figc”. “La partecipazione a campionati di natura privatistica comporta la decadenza dell’affiliazione”, prosegue il testo redatto e approvato nella riunione di oggi. Sì anche da parte di Beppe Marotta, ad di una delle società che aveva aderito alla SuperLeague, ovvero l’Inter. Qualcuno ora si chiede se questa modifica alle Noif sia legale e se rispetti le leggi del libero mercato e della concorrenza.

Gravina: “Non sappiamo chi è uscito dalla Superlega e chi no”

Al termine del Consiglio Federale, Gabriele Gravina ha fatto eco alle direttive date nei giorni scorsi dal presidente Uefa, Aleksander Ceferin. “Chi ha interpretato la Super League come un atto di semplice debolezza da parte di alcune società che vivono difficoltà economiche, sbaglia. Al momento non abbiamo notizia di chi è rimasto e chi è uscito – ha aggiunto – Questa norma verrà inserita nelle licenze nazionali e poi sarà incardinata nel codice di giustizia sportiva. Se, entro la scadenza delle domande ai campionati nazionali, qualcuno aderisce ad altri campionati di natura privatistica, è fuori”.

Eletto da poco nel Comitato Esecutivo dell’Uefa, Gravina ha sottolineato di esserci già confrontato sull’argomento con Aleksander Ceferin, il presidente del governo del calcio europeo in questo giorni letteralmente scatenato contro i club della Superlega. “Sono stato a Montreux, sono arrivato con Ceferin e ci siamo confrontati in maniera molto aperta, leale e concreta sulla Super League. Ci siamo trovati subito sintonizzati, sono stato colpito dalla sua grande determinazione e la volontà di coinvolgere tutte le forze politiche in campo. Nell’arco di qualche ora siamo stati bravi a coinvolgere tutte le forze politiche interessate. Il premier inglese è stato impeccabile, si è appellato ai tifosi e non alle società. E questo è un messaggio importante. C’è qualche sincronismo che da noi funziona ancora poco”.

Playoff e playout per riformare i campionati

Quanto alla riforma dei campionati, il presidente della Figc ribadisce che si andrà verso un modello basato su playoff e playout. “Il format deve tenere conto della riduzione di squadre, mi spiace solo di non aver centrato i tempi giusti. Non è un mistero la mia idea su playoff e playout, ora che ci sta pensando anche la Premier League è diventata di moda. Nessuno è profeta in patria ma spero possa servire da stimolo per riflessioni nel nostro mondo. Favorevolissimo nella parte dei playoff e dei playout, ma sono temi in cui ci confronteremo nell’ambito di riforma generale. Sulla riforma dei campionati non possiamo perdere un ulteriore anno, serve un primo step con l’approvazione da parte delle componenti entro il prossimo 30 maggio, in modo da essere varata entro la stagione 2021/22”, ha continuato.

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ultimo aggiornamento: 26-04-2021


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