“Al meglio di tre” titolavano oggi i quotidiani sportivi brasiliani, un po’ come la nostra “bella“: come già scritto su queste pagine, quella tra Argentina e Germania sarà la terza finale mondiale della storia, una a testa le vittorie, la partita di domenica decreterà il vincitore dei vincitori. Una sfida affascinante perché ricca di spunti, due Nazioni così lontane e diverse eppure accomunate da molteplici fattori, non ultimo il loro essere simboli indiscutibili dell’Adidas da sempre. E poi c’è il derby dei papi: di quello emerito, Benedetto XVI, che nonostante sia stato il pontefice più teologo dell’ultimo secolo non ha mai disdegnato il calcio, anzi; e poi c’è il tifoso del San Lorenzo, papa Francesco, che non ha mai nascosto la sua passione per il pallone.
Ma sarà anche la sfida tra due donne premier tra le più carismatiche e iconiche del mondo: da un lato Cristina Fernández in Kirchner, appariscente e determinata, capace di incarnare gli eccessi e le nevrosi del suo popolo; dall’altro la cancelliera Angela Merkel, miss austerità, burattinaia dell’Europa, severa senza mai rinunciare però a talune frivolezze pop. E poi ci sono gli incroci tra i compagni di squadra che vestono le maglie delle due selezioni: sono tre i club che possono vantare giocatori sia in una che nell’altra finalista, ben due di questi sono addirittura italiani. C’è il Real Madrid, con Khedira e Di Maria (quest’ultimo non dovrebbe farcela), poi la Sampdoria, che vanta il portiere argentino Romero (a un passo dalla cessione) e il tedesco Mustafi. Infine la Lazio.
Zitto zitto, quatto quatto, il buon Claudio Lotito domenica sera potrà gongolare di fronte al televisore: probabilmente entrambi titolari, si sfideranno per contendersi il titolo di campione del mondo due giocatori biancocelesti, il vecchio e mai abbastanza decantato Klose e il centrocampista Biglia. “Chiaramente sarebbe stato più bello trovare i nostri azzurri in finale, ma resta comunque il sollievo di sapere che domenica, al Maracanà, con Klose da una parte e Biglia dall’altra, assisteremo in un certo senso a un piccolo derby laziale” ha detto all’Ansa il patron laziale, quest’anno più che mai convinto della bontà della rosa a disposizione di mister Pioli. Questa sfida tra laziali nella partita più importante dell’anno lo inorgoglirà ancora di più.
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