A sei giornate dalla fine i primi quattro posti del campionato non erano mai stati più blindati che in questa stagione di Serie A: al quarto staziona stabilmente la Fiorentina, una posizione che certifica per il club dei Della Valle un altro anno di mancata qualificazione in Champions League, un’eventualità non proprio preventivata l’estate scorsa quando il terzo posto era svanito per un soffio appannaggio del Milan e gli investimenti ingenti lasciavano presagire un miglioramento. L’esplosione della Roma, mista a una buona dose di sfortunata non pronosticabile, hanno relegato i viola fuori dal podio, da cui meno introiti provenienti dall’Uefa e un nuovo mercato da affidare alle menti sapienti di Daniele Pradé e Eduardo Macia, che quest’anno potranno lavorare su un gruppo già solido e affiatato, disponendo però di meno fondi per rinforzare la squadra con top-player del calibro di Mario Gomez.
Ecco che allora bisognerà in qualche misura ricorrere al tesoretto chiamato “giocatori in prestito”, più o meno bravi, più o meno esperti, più o meno giovani. Giocano nei ruoli più variegati, torneranno per interi alla base o su di loro verrà esercitato il diritto alla comproprietà dal club in cui giocano ad oggi, in ogni modo i nomi sono succulenti, senza dimenticare la nidiata della Primavera allenata da mister Semplici che domani si giocherà la finale di ritorno della Coppa Italia contro la Lazio (all’andata a Roma 3-1 per i biancocelesti con doppietta di Minala).
I nomi davvero forti su cui mister Montella vorrebbe provare a puntare, testandoli nel ritiro precampionato, sono quelli di Federico Bernardeschi (nel video) e di Khouma Babacar (in foto). Il primo è un centrocampista con spiccate doti offensive che sta facendo faville in quel di Crotone (già 9 gol in 30 apparizioni), un classe ’94 tenuto d’occhio addirittura da Cesare Prandelli, che per altro lo ha convocato per lo stage di qualche settimana fa; il secondo è più noto avendo già vestito diverse volte la maglia viola (4 reti per lui), ed avendo inoltre acquisito esperienza nei prestiti a Racing Santander, Padova e Modena. Proprio coi canarini è esploso (è un marzo ’93) avendo quest’anno timbrato il cartellino 16 volte: maturazione completata o ancora poca disciplina tattica? Insomma, se per Bernardeschi ci sono meno dubbi nonostante la giovane età, il senegalese è ancora un enigma di non facile soluzione.
Ma non è di certo finita qua perché i nomi più che interessanti di proprietà della Fiorentina imperversano da più parti: Michele Camporese dopo 20 presenze in 3 anni di A con la viola, sta completandosi da difensore centrale a Cesena; Cristiano Piccini a Livorno si sta mostrando solido (da laterale di difesa ha giocato 14 volte) e più maturo dell’età che ha (21 anni), dalle parti del Franchi non dimenticano poi Amidu Salifu e Boadu Maxwell Acosty, due centrocampisti ghanesi più che ventenni che hanno già giocato diverse partite con la prima squadra attualmente in prestito in Emilia (Modena e Carpi).
Per onor di cronaca, ma forse non solo per quella, ci teniamo a citare gli ultimi due giovani calciatori sotto contratto con la società gigliata ma a fare esperienza altrove: si tratta di Paolo Rozzio, stopper al secondo anno di fila in prestito al Pisa, la stagione scorsa a farsi le ossa (i nerazzurri arrivarono fino a un passo dalla Serie B), quest’anno da protagonista con all’attivo anche due gol (al Prato e al L’Aquila). Anche per lui in un futuro prossimo potrebbero aprirsi le porte della prima squadra (ad oggi solo un’apparizione in panchina nel 2012), così come molte aspettative la dirigenza riveste in Kenneth Zohore, di padre ivoriano e madre danese (ha scelto la Danimarca come colori nazionali da difendere in campo, cinque presenze e tre gol con l’Under 21) che due anni fa era nel mirino della Juve.
Cugino di secondo grado di Didier Drogba (buona sangue non mente!), alla fine se lo aggiudicò il sodalizio toscano prelevandolo dal Copenhagen (con cui aveva esordito in Champions al Camp Nou a 16 anni) per 800mila euro. Classe ’94, 194 centimetri di statura, quest’anno è in prestito al Brondby con cui ha segnato quattro volte. Anche su di lui le aspettative erano alte, anche per lui i giudizi sono discordanti: merita una chance nell’ultimo anno del suo contratto (aveva firmato fino al 2015) o è stato un investimento errato? Agli uomini di mercato della Fiorentina l’ultima parola, la certezza è che alcuni di coloro che abbiamo citato l’anno prossimo saranno stabilmente in rosa.
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