Come la vita cambia e poi cambia ancora nel giro di poche settimane: l’anno passato Norberto Neto era uno dei giocatori più importanti della Fiorentina, poi il suo rifiuto in sede di rinnovo lo ha di fatto autoestromesso dal giro dei titolari e appena due mesi fa si prese la sua maglia da titolare il portiere rumeno Tatarusanu, i gigliati giocavano a Parma e il migliaio di tifosi presenti al Tardini intonarono cori contro l’estremo difensore brasiliano.

Anche al Franchi apparvero striscioni duri contro Neto, accusato di non aver voluto rinnovare il suo rapporto coi toscani per liberarsi a parametro zero in vista di un ingaggio con gli arcinemici della Juventus. E così l’ex numero uno dell’Atletico Paranaense si è accomodato in panca, anche perché come spiegò lo stesso Montella, non aveva la giusta serenità per difendere la porta dei viola. Ma era davvero così? A posteriori si è visto che la professionalità di Neto va oltre ogni più rosea aspettativa.

Tatarusanu si infortuna, Rosati e Lezzerini non forniscono le giuste garanzie, per la sfida del Franchi contro il Tottenham Montella si affida al separato in casa; i tifosi sono freddi, lui risponde con una grandissima prestazione, ripetuta poi in campionato contro l’Inter e in Coppa Italia proprio allo Juventus Stadium. E così arriviamo a ieri: la viola naufraga a Roma in casa della Lazio, i quasi 400 tifosi ospiti fischiano, gli unici applausi sono per Neto. Ieri il migliore tra i suoi compagni.

Storia buffa, tanto che molti hanno ipotizzato un ripensamento del diretto interessato, ma proprio ds Pradé ha spiegato dopo la vittoria di Torino di cinque giorni fa:

“Abbiamo provato in tutti i modi a convincerlo, ma è un capitolo chiuso e bisogna accettarlo. Dovremo essere bravi a non farlo succedere di nuovo”.

Intanto lui è vicinissimo alla Juve che potrebbe girarlo in prestito alla Sampdoria, ma la sua professionalità e le sue qualità hanno vinto contro i fischi dei tifosi fiorentini. Che ora lo applaudono.

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ultimo aggiornamento: 10-03-2015


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