Federico Bernardeschi ha rinnovato la scorsa settimana il suo contratto con la Fiorentina. Il giocatore classe ’94 ha firmato fino al 2019, ottenendo l’adeguamento desiderato che il club gli ha riconosciuto nonostante il grave infortunio che ha limitato molto il suo impiego nell’ultima stagione. Oggi Bernardeschi ha parlato in conferenza stampa, spiegando di essere contento di continuare a giocare nella Fiorentina, club nel quale è cresciuto e che l’ha lanciato nel grande calcio. Ha anche smentito l’interessamento da parte della Juventus che, secondo voci che circolavano dalla scorsa primavera, stava esercitando pressioni sul giocatore, invitandolo a non rinnovare il contratto in scadenza nell’estate 2016:

Il suo obiettivo è quello di diventare una bandiera per la Fiorentina: “Sono qui da 12 anni. L’anno scorso non abbiamo trovato l’accordo e non perché c’erano altre squadre dietro di me, come ad esempio la Juventus. Non ho mai pensato di andare via dalla Fiorentina e non c’era la Juventus che mi seguiva. Spero di dimostrare il mio valore. La parte economica, sia chiaro, è molto importante, ma dovevo soltanto capire se il mio progetto coincideva con quello della società. Spero di fare bene, lo scorso anno per cause più forte di me ci sono riuscito solo in parte. Spero sia la stagione dove posso confermarmi ad alti livelli. Gli insulti dei tifosi? Mi hanno dato fastidio, non fa piacere a nessuno. Mi sono stupito perché non c’era niente di vero, la gente ha creduto troppo alle voci. Capisco i tifosi, dopo 12 anni di Firenze per loro sarebbe stato brutto se fossi andato alla Juventus. Io bandiera della Fiorentina? Questa domanda mi tocca particolarmente, ho sempre sognato questa cosa. Non è facile, il calcio è cambiato, ma per diventare una bandiera di questa squadra prima devo conquistare Firenze. Vedremo alla fine di questo percorso se sorrideremo tutti insieme“.

Nel prossimo campionato Bernardeschi indosserà la maglia numero 10, la stessa del suo idolo Roberto Baggio. Nonostante la giovane età il giocatore è contento di questa investitura: “So che ci saranno tante pressioni, questo numero è stato portato da grandissimi calciatori. Ma è una maglia che dopo 12 anni passati qui mi sento di indossare. Mi darà ulteriori stimoli per fare sempre meglio. Nessuna presunzione, solo orgoglio“.

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ultimo aggiornamento: 30-07-2015


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