Follia, non si tratta che di pura follia: la scriteriata invasione di campo dei tifosi dello Zenit San Pietroburgo potrebbe costare carissimo all’ex club di Luciano Spalletti, ora allenato da André Villas-Boas e in cui milita il nostro connazionale Domenico Criscito. Dopo una cavalcata incredibile con sei vittorie di fila e un pareggio, lo scorso turno in casa della Lokomotiv Mosca, per lo Zenit bastava vincere le ultime due partite per laurearsi campione di Russia; ieri però allo stadio Petrovskij è accaduto l’imponderabile: all’87’ minuto della partita contro la Dinamo Mosca i padroni di casa perdevano per 4-2 e tantissimi tifosi locali hanno pensato bene di invadere il terreno di gioco per protestare contro tutto e tutti, costringendo il direttore di gara Sergei Ivanov a sospendere l’incontro. Non è finita qua perché un supporter dello Zenit ha anche rifilato un pugno in pieno volto al capitano dei moscoviti, il difensore Vladimir Granat, 27enne che vanta anche quattro presenze con la nazionale russa. Per lui a fine gara la diagnosi di commozione cerebrale.
“L’aggressione a Granat è senza dubbio un crimine, l’autorità giudiziaria dovrebbe occuparsi del caso, aprendo un’indagine” fanno sapere i dirigenti della Dinamo, commenti ancora più duri da San Pietroburgo: “L’atteggiamento violento dei tifosi è un duro colpo per la reputazione del club; insieme alla polizia stiamo cercando di identificare l’aggressore di Granat. Cerchiamo anche di raccogliere prove per avviare un’azione legale nei suoi confronti” ha detto Gusev, portavoce della squadra di proprietà della Gazprom. Dopo i fatti di ieri non solo è scontata la sconfitta a tavolino, con conseguente sorpasso del CSKA che vincendo si è portato a +1 dai rivali, ma l’atteggiamento dei tifosi potrebbe anche portare “in dono” punti di penalizzazione (con esclusione dall’Europa) e squalifica del campo; non sarebbe un’eresia vista anche la recidività del pubblico di fede Zenit: un anno fa il portiere della Dinamo Anton Shunin fu colpito da un petardo, con conseguente sconfitta d’ufficio e Petrovskij chiuso per due turni. Per Villas-Boas, che pure stava facendo benissimo, l’avventura russa si complica e non poco.
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