Milan
Fonseca alza i toni: “Non so come sia possibile, c’è un protocollo”, è polemica
Paulo Fonseca non ci sta e alza i toni, rivendicando l’esistenza di un protocollo molto preciso. E’ subito polemica.
Paulo Fonseca ha presentato oggi in conferenza stampa la partita di domani del suo Milan all’Unipol Domus di Cagliari. Il mister ha subito tracciato le “trappole” e le insidie di una partita del genere pochi giorni dopo la vittoria roboante di Madrid.
Oltre ai temi squisitamente di campo, il mister rossonero ha alzato i toni della conversazione avviando una polemica decisamente forte e incisiva che, senza dubbio, è destinata a creare polemica e discussione tra i tifosi e non solo.
I temi di campo
Il Milan è atteso da una partita complicata in quel di Cagliari, soprattutto dopo la vittoria di Madrid che, per forza maggiore, ha portato entusiasmo e che potrebbe portare anche una sorta di rilassamento. Il mister ha subito posto in evidenza le insidie di un match come quello della Unipol Domus. Il Milan approccerà alla partita con diverse assenze, su tutte quelle di Gabbia e nelle ultime ore anche di Alvaro Morata. A loro due si somma anche una difficoltà nelle scelte in attacco, soprattutto considerando anche le non brillanti condizioni fisiche di Abraham che non ha ancora recuperato a pieno dal suo infortunio alla spalla. Oltre ai temi di campo, come detto, la conferenza stampa è stata anche l’occasione per Fonseca per aprire una polemica decisamente forte.
Fonseca alza i toni: è polemica
L’episodio al centro della discussione si è verificato in allenamento, quando Morata ha subito un infortunio dopo un’impatto aereo con il compagno di squadra Pavlovic. Questo incidente ha reso necessario il trasporto dell’attaccante in ospedale per accertamenti alla testa, inserendolo nel “concussion protocol”, un protocollo specifico per chi ha subito traumi cranici. Fonseca, descrivendo l’accaduto, ha messo in luce la sua immediata preoccupazione per la salute del giocatore, sottolineando come in un primo momento non pensasse a un problema di tale gravità. Al centro della polemica c’è la decisione della federazione calcistica spagnola di convocare Morata per i prossimi impegni di Nations League nonostante le raccomandazioni mediche suggeriscano una pausa di dieci giorni dopo un infortunio di questa natura. Il tecnico portoghese non ha mancato di esprimere il suo disappunto nei confronti del commissario tecnico spagnolo, evidenziando come questa scelta sembri ignorare il benessere del giocatore in favore degli impegni sportivi. In particolare ha affermato: “C’è un protocollo. Dopo una contusione alla testa il giocatore deve fermarsi 10 giorni. Ho l’indicazione medica che il giocatore per 10 giorni deve fermarsi. È il protocollo, non è un’opzione, non so come possa dire queste cose”.
Dialogo tra club e federazioni
In questo contesto si inquadra la necessità di un dialogo costruttivo tra federazioni, club e staff medico per assicurare che la salute dei giocatori sia sempre posta al primo posto. Incidenti come quello capitato a Morata sono un campanello d’allarme verso una maggior consapevolezza riguardo la gestione degli infortuni e la prevenzione delle complicanze che possano pregiudicare non solo la carriera, ma anche il benessere a lungo termine dei calciatori. Le parole di Fonseca lanciano quindi un chiaro messaggio al mondo del calcio internazionale, ricordando a tutti gli stakeholders coinvolti l’importanza di agire sempre con prudenza e responsabilità.
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