Il centrocampista dell’Inter Davide Frattesi descrive il clima che c’è nella squadra nerazzurra.
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Davide Frattesi che ha parlato di Inter e di diversi suoi compagni. “Il livello è altissimo, eppure nessuno fa il fenomeno. Poi Inzaghi sa come gestirci: anche quando hai una giornata storta, non te la fa pesare, e ti dice la parola giusta. In questo gruppo tutti hanno un ruolo: prendete l’importanza dietro le quinte di Arna, che ora deve pagare… Prima dell’Atletico io, lui, Asllani e Carlos Augusto abbiamo deciso che, ad ogni gol, chi segna fa un regalo agli altri tre. Stiamo aspettando Arna, ma col gol a Lecce toccherà pure a me…“.
Sul figlio d’arte
“In ritiro Thuram non sembrava così forte tecnicamente, ma poi è iniziato il campionato e si è trasformato. È diventato impressionante nella tecnica: uno-due, passaggi al millimetro“.
L’effetto San Siro ed il ritorno a Madrid
“A San Siro non puoi non entrare col sangue agli occhi. Con l’energia che ti dà lo stadio, potrei rompere i muri a capocciate. Ora a Madrid ci aspetta un bell’ambientino… Bisogna tenere duro, soprattutto all’inizio. Poi, col passare del tempo, dovranno aprirsi e noi sappiamo fare male in ripartenza“.
L’avversario più stimolante
“Mi piacciono le battaglie fisiche con Theo Hernandez: è veloce, tosto, molto forte. È bello ‘darsele’ con uno così e per fortuna le ultime volte ha sempre vinto la mia squadra…“.
In caso di seconda stella
“Ancora è lunga… Ma se succede, porto nonna Stefania sul pullman. Farebbe divertire tutti e potrebbe evitare che mi lanci di sotto per la gioia“.
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