Adriano Galliani raggiante per la conquista del terzo posto, buono per i preliminari di Champions League, all’ultimo respiro con una rimonta (con polemiche) in Siena – Milan conferma Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan. Sarà l’entusiasmo del momento, la scarica di adrenalina del risultato raggiunto nel modo più insperato proprio nel finale, ma l’amministratore delegato rossonero è talmente entusiasta da non avere alcun dubbio su quale scelta sostenere per la panchina nella prossima stagione. L’allenatore toscano, che il presidente Berlusconi sembra ansioso di mettere alla porta, continua ad avere l’appoggio di Galliani.
Mentre Mazzarri saluta il Napoli ufficializzando il suo addio al termine di Siena – Milan il massimo dirigente rossonero parla di “rispetto per Allegri” e ribadisce un concetto molto caro:
Nelle ultime 30 giornate abbiamo fatto gli stessi punti della Juventus e in tre anni abbiamo fatto più punti di tutti, anche della Juventus. Certo come Scudetti siamo 2 a 1 per loro, ma lasciamo perdere l’anno scorso…Allegri merita rispetto.
Sottolineature polemiche che non faranno piacere alla Juventus, ammesso che i bianconeri bi-campioni d’Italia siano ancora sensibili alle contumelie dell’amministratore delegato rossonero. Insomma, il discorso è aperto, Galliani non ha intenzione di rinunciare al suo allenatore preferito e non vede di buon occhio soluzioni in stile berlusconiano (vedi Clarence Seedorf) puntando sulla solidità di un tecnico che è stato comunque capace di ricompattare una squadra allo sbando dopo le cessioni estive di Ibrahimovic e Thiago Silva in estate.
Anche Allegri viaggia sulla stessa onda del suo più fedele alleato in società e non dà per conclusa la sua avventura in rossonero.
Abbiamo fatto cose importanti, terzo posto meritato. Nel girone di ritorno abbiamo fatto 42 punti. Le squadre si possono migliorare soprattutto quando ripartono da zero, è presto per parlare mio futuro. Io ho un contratto. Non so se società mi vuol cambiare. Io con contratto non posso andar via. Ho raggiunto obbiettivi società. Lo scorso anno perso campionato su filo di lana. Quest’anno squadra nuova. Se Berlusconi voleva ma darmi via l’avrebbe fatto dopo 8 giornate. Ho sentito il presidente ieri mattina, con lui ho un buon rapporto, penso contento del risultato di una squadra giovane e rinnovata.
La telenovela sul futuro allenatore del Milan è tutta da scrivere…
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