L’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani ammette che per questa campagna acquisti ha seguito una filosofia ben precisa.
Il Giornale ha intervistato Adriano Galliani che non si è voluto esprimere sulla vincitrice dello Scudetto. “Prima di noi il Milan aveva già vinto tutto, scudetti e coppe. Il Monza non era mai stato in A: per questo motivo la considero una conquista più complicata. E per uno come me che ha alle spalle 45 anni da dirigente sportivo di cui 41 al fianco di Silvio Berlusconi a cui sono sempre grato, non c’è nulla di più entusiasmante”.
“La scelta di acquistare prevalentemente giocatori italiani è una filosofia che discende direttamente dal presidente Berlusconi e fu inseguita anche ai tempi del primo Milan, con la trattativa per Vialli come esempio. Poi c’è l’aspetto romantico. Uno dei primi ad arrivare è stato Pessina, nato calcisticamente nel Monza e diventato il nuovo capitano. Adesso è sui giornali il titolo su Petagna che presi a 14 anni dalla Triestina per il settore giovanile del Milan. E c’è una gran bella scoperta: con tutti gli agenti e i calciatori con cui discutiamo, non abbiamo mai ricevuto un no perché siamo una neo-promossa. Sulla corsa Scudetto non è possibile fare pronostici per via del mondiale. Nessuno oggi è in grado di valutare come torneranno dal Qatar: chi scarico, chi motivatissimo, chi infortunato, chi stanco. Fermi due mesi, dal 13 novembre al 4 gennaio non siamo mai stati. Perciò evito di pronunciarmi“.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG