Rudi Garcia è pronto a tornare in sella. L’ex tecnico della Roma, esonerato dal club giallorosso a metà della stagione passata, è stato accostato a diverse panchine. Fin qui, però, non c’è stato alcun contatto concreto: le società che sono parte più interessate all’allenatore francese sono state il Valencia, il Siviglia, il Southampton e il Milan. L’incertezza societaria che regna attualmente nel club rossonero, però, sta frenando la scelta del nuovo tecnico, oltre che le mosse di mercato.
Intervistato dal ‘Resto del Carlino’, intanto, Garcia si propone: il Milan, rappresenterebbe la migliore soluzione per lui. Di andare all’estero non sembra averne tanta voglia, anche perché pare voglia restare vicino alla fidanzata, quella Francesca Brienza che lavora ancora nella capitale.
“Siamo a giugno ed io non ho alcuna fretta – le parole di Garcia – In Italia ho lasciato un progetto a metà, quindi mi piacerebbe continuare ad allenare in Serie A. Spesso si nomina il Milan perché dissi che avrei potuto allenare una squadra del nord, ma non voglio parlarne perché sono ancora sotto contratto con la Roma. Comunque sarebbe un’esperienza stimolante. E’ un club con una grande storia, ma che deve rilanciarsi”.
A Garcia, dunque, l’esonero da parte della Roma non è andato affatto giù. Se proprio deve andare via dall’Italia, vuole farlo da vincitore, e non da esonerato. Per il momento, continua a godersi le vacanze, anche perché ha un contratto che lo lega ai giallorossi fino al 2018 e lo stipendio comunque non gli manca. In attesa di una chiamata, ovviamente, segue gli Europei che si stanno giocando proprio nel suo Paese.
“Resto dell’idea che avevo all’inizio: la più forte è il Belgio, ma vedo bene anche la Croazia. Spagna e Germania sono realtà consolidate, mentre sulla Francia è ancora presto per un giudizio definitivo. L’Italia? E’ solida. Si vede l’organizzazione che ha portato Conte, innestata su una difesa fortissima ed esperta. E non è vero che non ci sia talento, secondo me gli azzurri ne hanno. Tra l’altro, vedo una gioia nello stare insieme che fa ben sperare. Senza contare che essere già primi, consentirà di farne riposare parecchi. Dell’Irlanda bisogna temere Il carattere e la forza. E’ una squadra – conclude – che non molla mai”.
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