Rudi Garcia non molla: il tecnico della Roma è parso al solito sicuro di sé nel corso della conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida casalinga contro il Genoa. I giallorossi giungono all’appuntamento al termine di una settimana delicatissima: dopo il pareggio incoraggiante contro il Napoli, è arrivata la clamorosa sconfitta in Coppa Italia contro lo Spezia (squadra di Serie B), che ha rinfocolato le proteste dei tifosi. La piazza è ormai scatenata contro dirigenza, allenatore e giocatori, tanto che gli episodi di intolleranza si susseguono a ritmo sostenuto.
Ieri l’altro il pullman della squadra è stato oggetto di un lancio di uova, mentre il giorno successivo la capitale veniva tappezzata di insulti nei confronti di Garcia e i suoi. Per questo motivo, domani la Roma potrebbe giocare in condizioni ambientali ostili, pur essendo in casa propria:
“Noi dobbiamo fare in modo di dimostrare la nostra voglia. L’obiettivo – ha esordito Garcia in conferenza stampa – è vincere questa partita e sappiamo che non ci sono partite facili in serie A. Sono in difficoltà come noi, ma non abbiamo altro obiettivo che prendere i tre punti. Vincere è l’unica soluzione che abbiamo”.
Da giorni si parla di un imminente esonero di Garcia, anche qualora dovesse vincere contro i rossoblu: anche se il diesse Walter Sabatini ha ribadito che se la squadra affonderà lo farà col tecnico francese, la realtà sembra essere diversa. La Roma starebbe già cercando un traghettatore fino a fine campionato:
“Esonero? Non ci penso – replica l’ex tecnico del Lilla – , ho altre battaglie da portare avanti come vincere domenica. Conosco le regole del gioco ma non è un problema. Credo in questi ragazzi, sono sereno e combattivo. E’ vero, abbiamo fallito in Coppa Italia, questo è un punto nero della stagione. Ora dobbiamo dare tutto domenica. In questa partita ci servirà carattere e personalità”.
Esattamente come l’anno scorso, la Roma si è spenta dopo un avvio di campionato molto positivo: alla prima difficoltà, la squadra si è sciolta come neve al sole, perdendo tutte le proprie certezze:
“Fino al derby andava tutto bene. La vera cosa negativa, il vero fallimento è l’eliminazione contro una squadra di Serie B. Siamo agli ottavi di Champions, in campionato ci siamo ed è ancora tutto aperto. Il problema è aver perso un’opportunità importante in Coppa Italia, in un momento in cui non potevamo permettercelo. Ora dobbiamo fare di tutto per arrivare nei primi due posti per qualificarci in Champions, questo è il nostro obiettivo. La società mi è vicina? Parlo ogni giorno con Walter e Mauro. Ogni giorno prendo delle decisioni e abbiamo le soluzioni. Nel calcio serve solo vincere e niente altro. Ovviamente ho la mia parte di responsabilità. Io me la assumo. In questo momento non è facile per i giocatori giocare all’Olimpico e non è un caso che facciamo meglio in trasferta. Noi non possiamo fare nulla sul fatto che ci manca l’appoggio del nostro pubblico. Non è un alibi, ma ci manca avere un po’ di spinta. Quando non mi sentirò più utile, mi farò da parte. Ma sono motivato, le soluzioni le troveremo, a gennaio se serve cambieremo qualcosa. Io non mollo”.
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