Il giornalista Luigi Garlando celebra le mosse tattiche che stanno portando grossi risultati nella squadra di Inzaghi.
Luigi Garlando analizza i successi di Inter e Lazio in Champions League sulla Gazzetta dello Sport. “Abbiamo incrociato tre big d’Europa. Nessuna ci ha battuto. Le vittorie di Lazio e Inter hanno più punti in comune”.
Le armi delle italiane
“Sapienza tattica e tradizione difensiva: lo chiamano italian job. A tutto questo, Inzaghi, che rispetto a Sarri vanta in rosa più fisicità, più qualità tecniche, più alternative di valore per durare nel tempo, ha aggiunto un’aggressività offensiva che oggi fa dell’Inter una delle squadre più dominanti. Aver tenuto la palla (56,2% di possesso), aver sottomesso così nettamente, nella ripresa, una squadra potente come quella del Cholo è un atto di discontinuità non banale rispetto al passato recente che ha visto quasi sempre le italiane soffrire oltre confine”.
Scambio di posizioni
“Circolava ieri sui social un bel fermo immagine di Inter-Atletico: una linea a 4, bassa, formata da Darmian, Barella, Calha, Dimarco e, davanti a loro, un triangolo con De Vrij vertice basso e i braccetti Pavard e Bastoni avanzati. Praticamente i reparti ribaltati, il centrocampo dietro e la difesa davanti. Non è un posizionamento episodico, è una precisa logica di gioco, è la modernità liquida attualmente al potere: non esistono più i ruoli fissi, ma le funzioni che si spostano all’interno del campo. Questa Inter imbattuta in 21 partite su 34 ha solidità difensiva cara al Mago e allo Speciale, ma costruisce in ogni angolo di campo come piace a Guardiola“.
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