Gennaro Gattuso si arrende e alza bandiera bianca, la sua esperienza sulla panchina dell’Ofi Creta si conclude ufficialmente oggi, a meno di clamorosi ripensamenti. L’italiano ha annunciato oggi le sue “dimissioni irrevocabili”, decisione maturata a causa delle grandi difficoltà economiche in cui versa il club dell’isola e non in seguito ai risultati, che pure non sono affatto esaltanti. Non è la prima volta che Ringhio molla l’Ofi, era già successo a fine ottobre per gli stessi motivi (prima c’era stata la conferenza stampa in stile trapattoniano), poi però ci aveva ripensato anche in seguito alle pressioni dei tifosi che lo avevano convinto a restare al suo posto in panchina.
La situazione è precipitata definitivamente ieri, quando la squadra si sarebbe dovuta ritrovare dopo le vacanze natalizie. Molti giocatori non si sono presentati e hanno fatto sapere che avrebbero continuato a disertare fino a quando la società non gli avrebbe corrisposto gli stipendi arretrati, il loro esempio sarebbe stato seguito anche dagli altri compagni nei prossimi giorni. La situazione è insostenibile e per questo Gattuso ha deciso di dire definitivamente addio ai greci:
Mi dimetto a seguito degli ultimi gravi episodi di una lunghissima serie, che prosegue ininterrottamente dall’inizio della stagione: lunedì scorso, dopo la pausa natalizia, parecchi calciatori non si sono presentati agli allenamenti e altri hanno manifestato la stessa intenzione, se non verranno loro garantiti gli stipendi. Rimanere ancora, senza alcuna reale prospettiva di evitare il naufragio societario e sportivo sarebbe stato poco dignitoso e soprattutto poco rispettoso verso la gente di Creta. Avevo già segnalato per tempo pubblicamente, prima col famoso sfogo dello scorso mese di settembre e poi con le dimissioni di ottobre rientrate per volontà dei tifosi, la deriva in atto.
L’ex giocatore del Milan e della Nazionale ammette di non avere più nessuna carta da giocare. Pensava di poter arginare la crisi ma evidentemente i problemi erano più grandi di quanto lui stesso potesse immaginare e si è ritrovato ora nelle condizioni di non poter fare al meglio il suo lavoro:
Mi ero convinto che fosse possibile arginare la crisi, raddoppiando la fatica e un impegno già totalizzante. Non immaginavo che i problemi sarebbero ulteriormente aumentati, fino a rendere vano qualsiasi tentativo di superarli. Sono abituato a combattere ma purtroppo stavolta mi sono dovuto arrendere: l’attuale situazione va ben oltre le mie forze.
Dopo le poco convincenti esperienze sulle panchine di Sion e Palermo, si interrompe così anche quella alla guida dell’Ofi Creta. Lascia una squadra in zona retrocessione, capace di centrare appena quattro vittorie in quindici uscite stagionali, troppo poche se si considera che le sconfitte sono ben nove, lo stesso di numero di gol fatti fino ad ora, troppo pochi, soltanto il Niki Volou ultimo in classifica ha fatto peggio. Il futuro per i cretesi non è roseo, ma anche Ringhio dovrà lottare per trovare un nuovo club pronto a credere in lui. C’è già chi dice che sia pronta una chiamata dalla Scozia, dai suoi Rangers che nella stagione che dovrebbe riportarli in Premier League stanno incontrando non poche difficoltà, per ultima la pesante sconfitta per 4-0 in casa degli Hibernians.
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