L’alluvione che ha colpito nei giorni scorsi la città di Genova mette a rischio anche la partita Genoa-Empoli, posticipo della settima giornata di Serie A, in programma lunedì prossimo allo stadio Marassi. La società ligure ha già chiesto alla Lega Calcio di Serie A che si osservi un minuto di silenzio su tutti i campi di A in memoria di Antonio Campanella, il cittadino che ha perso la vita proprio per l’alluvione. Non si sa, però, Se Genoa-Empoli sarà giocata regolarmente o se sarà rinviata, proprio perché lo stadio Luigi Ferraris ha subito ingenti danni. Il consorzio che lo gestisce, è convinto di rimettere tutto a posto entro lunedì, ma ad oggi certezze non ce ne sono.
Tra i danni più gravi subiti dall’impianto comunale di Genova, c’è il gruppo elettrogeno che è praticamente andato, mentre danni importanti sono stati catalogati anche negli spogliatoi e nella sala stampa. I dirigenti della società che gestisce lo stadio di Marassi, dichiara che non c’è nulla di irreparabile in tempi brevi, ma per garantire il normale svolgimento della partita tra Genoa ed Empoli, il gruppo elettrogeno andrà sostituito per intero. I lavoro di riparazione sono già in corso e c’è molto ottimismo sul fatto che entro domenica tutto tornerà alla normalità, in modo che lunedì si possa giocare tranquillamente.
“Ce la faremo: lunedì Genoa-Empoli si giocherà. L’acqua è arrivata ad un metro e mezzo”, dichiara Roberto Cazzulo, responsabile tecnico dello stadio. Sulle pareti degli spogliatoi ci sono i segni evidenti lasciati dal fango sulle pareti. Lo stadio si è allagato per ben due volte nei giorni scorsi: la prima giovedì notte, la seconda venerdì sera. Tra le parti maggiormente colpite, i locali che si trovano sotto l’area est dei distinti, ma anche altri settori dell’ala opposta, tra cui la sala stampa. Gli spogliatoi sono stati quasi completamente distrutti, in pessime condizioni anche i locali tecnici.
“Gruppi elettrogeni, caldaie, impianti elettrici – spiega ancora Cazzulo – sono rimasti seriamente danneggiati, di fatto, tutti gli impianti che permettono il funzionamento della struttura. Panchine, armadietti, tavoli e arredi vari della zona spogliatoi sono finiti nei cassonetti dell’Amiu. Contiamo danni per decine di migliaia di euro”.
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