Esordio flop per Gervinho nella Coppa d’Africa 2015. L’attaccante giallorosso, titolare nella sua Costa d’Avorio, è stato espulso al 58esimo minuto della prima partita del girone per aver rifilato una manata in faccia al guineano Keita a gioco fermo. Un comportamento atipico per un giocatore normalmente pacato nei modi, che però questa volta ha perso la pazienza dopo che il suo marcatore gli ha pestato – probabilmente involontariamente – un piede.
La reazione di Gervinho è stata d’impeto e non è sfuggita all’arbitro della partita che gli ha subito sventolato sotto il naso un meritato cartellino rosso che ha distrutto nel morale il giocatore, gettatosi a terra per la disperazione. Troppa evidentemente la pressione accusata dal giocatore, uno dei più rappresentativi della sua nazionale, che ha iniziato questa Coppa d’Africa con l’obiettivo di vincere il torneo.
Quando Gervinho è stato espulso la sua squadra stava perdendo 1-0 in virtù di un gol segnato da Yattara al 36esimo minuto, ma alla fine è comunque riuscita ad agguantare il pareggio nonostante l’inferiorità numerica grazie ad una rete di Doumbia. La qualificazione ai quarti di finale non pare dunque compromessa per la Costa d’Avorio, che però certamente dovrà fare a meno di Gervinho nelle prossime partite del Gruppo D contro Mali e Camerun.
La pena minima per la “condotta violenta” è di 3 giornate di squalifica, che quindi lo terrebbero fuori anche dagli eventuali quarti di finale. Le squadre che arriveranno in fondo a questa Coppa d’Africa giocheranno in tutto 6 partite. Tolta questa d’esordio ne restano cinque e quindi non è da escludere che Gervinho possa tornare a Roma anzitempo nel caso in cui i vertici arbitrali della CAF dovessero decidere di punire il suo gesto violento con 5 o più giornate di squalifica.
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