Un desiderio mai realizzato. Per Alberto Gilardino, nonostante una carriera da leccarsi i baffi, c’è sempre il cruccio di non aver mai giocato con la Juventus. Gli anni passano, ma il sogno ancora non svanisce. Questa solenne verità è venuta nuovamente a galla sia nelle ultime 48 ore dello scorso mercato estivo che prima dell’operazione Osvaldo a gennaio 2014.
E prima ancora Gilardino aveva cambiato lo storico procuratore Bonetto con l’avvocato Bozzo, proprio per arrivare alla Juventus una volta chiusa l’ottima esperienza di Firenze. Nulla da fare. Una maledizione. Ma ancora uno spiraglio c’è, almeno finché sarà Marotta a dirigere il mercato bianconero.
Già, perché Marotta a Gilardino ci pensa ancora e l’estate del Mondiale potrebbe concedere una nuova occasione. Al Genoa tra gli juventini di maglia o cartellino interessano De Ceglie (per il riscatto), Fausto Rossi, Padoin e, anche se soltanto come chimera, Sebastian Giovinco (d’altronde Preziosi ci sta provando anche per El Shaarawy). In più Gilardino oggi sul mercato non vale più di 5/6 milioni di euro.
In tutto questo quadro ci si mette anche la probabile rivoluzione bianconera nel reparto offensivo: almeno due giocatori, ma probabilmente tre, sui sei attuali cambieranno maglia. Via Vucinic e/o Quagliarella, sempre più ridotte le chance di conferma per Osvaldo e Giovinco a sua volta in bilico perché lo spazio è poco e le richieste non mancano.
Gilardino allora sogna e spinge per quel posto da quarto/quinto attaccante, guadagnando non un euro in più di ciò che percepisce oggi. La volontà è quella di mettere al servizio della propria squadra del cuore tutta la sua esperienza in area di rigore e tentare magari di vincere ancora qualcosa prima di appendere poi le scarpette al chiodo.
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