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Gimenez, curiosità: i videogames, la scelta di non giocare con Messi e due paragoni speciali…

Gimenez, curiosità: i videogames, la scelta di non giocare con Messi e due paragoni speciali… Tutto sul possibile colpo rossonero.

Il Milan, nelle ultime ore, ha messo nel mirino Santiago Gimenez, attaccante messicano in forza al Feyenoord. Un profilo interessante, che potrebbe rinvigorire l’attacco rossonero e portare nuove soluzioni offensive. Ibra sta seriamente pensando di puntare su di lui per dare una scossa alla squadra, ma c’è di più dietro a questo possibile colpo di mercato.

Ibra sta pensando seriamente di puntare su di lui per rinvigorire l’attacco rossonero ma non tutti forse sono a conoscenza di alcuni dettagli e curiosità di quello che potrebbe essere il grande colpo rossonero. Aneddoti, retroscena e particolarità che fanno di Gimenez l’uomo giusto per indossare la maglia del Milan.

Dopo Giroud un grande bomber per il Milan, nel segno di due grandi del passato

Dopo la partenza di Giroud, volato in MLS, il Milan ha operato il colpo Morata, seguito poi a stretto giro dall’arrivo di Abraham dalla Roma. I risultati sperati non si sono visti però, e l’attacco rossonero emerge come un settore dove occorre aggiungere qualità e soprattutto gol. Il mercato di gennaio non è di certo un banco di lavoro semplice, momento in cui fare operazioni significative è particolarmente difficile. Il Milan però non demorde e tenta il colpaccio Gimenez. Il messicano è senza dubbio uno di quei profili importanti, soprattutto se analizziamo alcuni dettagli e curiosità di quello che potrebbe essere il grande colpo rossonero. Aneddoti, retroscena e particolarità che fanno di Gimenez l’uomo giusto per indossare la maglia del Milan, nel segno di due grandi del passato come vedremo in questo articolo.

Nel segno di Kakà e Inzaghi

Fisico possente, abilità sotto porta e capacità di inserirsi in modo chirurgico: queste sono le qualità che definiscono Gimenez come un attaccante moderno. Il suo procuratore, Morris Pagniello, lo descrive come un mix tra Kaká e Filippo Inzaghi. Astuzia e capacità di muoversi nell’area di rigore come il super Pippo, unita a una struttura fisica e a una cavalcata palla al piede simile a quella del brasiliano. Gimenez è senza dubbio un attaccante completo e versatile, capace di adattarsi a diverse situazioni in campo. E chissà se, tra una partita di Champions League e l’altra, ha mai pensato di utilizzare i due ex calciatori del Milan in una partita di Ultimate Team, visto che ha una grande passione per i videogiochi.

Soprannomi e identità personale

Santi Gimenez, conosciuto anche con il soprannome di ‘Chaquito’ o ‘Bebote’, ha una storia interessante legata ai suoi nomi. Il primo, ‘Chaquito’, non gli va tanto a genio, perché gli ricorda il soprannome del padre, Christian Eduardo Gimenez, ex calciatore del Boca Juniors, che portava lo stesso diminutivo. Santi, pur avendo grande rispetto per il padre, desidera scrivere la propria storia, senza rimanere nell’ombra di nessuno. Il secondo soprannome, ‘Bebote’ (bambinone), nasce da un episodio curioso della sua infanzia. A soli 11 anni, Gimenez aveva già una stazza fisica notevole, tanto da sembrare un bambino nel corpo di un adulto. La sua forza fisica lo portò anche a giocare a rugby per un periodo, ottenendo buoni risultati, ma alla fine la sua passione per il calcio prevale e, fortunatamente per il calcio mondiale, si dedica completamente al pallone.

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Il connubio culinario e calcistico di Santiago Gimenez

Immaginate di sorseggiare uno shot di tequila messicana e di sentire tutto il suo gusto pungente. Ecco, ora provate a immergervi nel sapore coinvolgente e aromatico del tipico asado argentino. Questo connubio culinario rappresenta alla perfezione le origini miste di Santiago Gimenez: nato in Argentina, ma emigrato in Messico a soli tre anni. Così come la tequila è acuta e raffinata, ma il suo retrogusto è sempre deciso, il gioco di Gimenez incarna la stessa contraddizione: è tagliente e preciso come un passaggio filtrante, ma sempre concreto e diretto, senza fronzoli, come la carne cotta al barbecue. Un mix perfetto che racconta la sua identità sia calcistica che personale.

La fede religiosa e la scelta Nazionale

Oltre al calcio e alla famiglia, un altro elemento fondamentale nella vita di Santi Gimenez è la sua forte fede religiosa. Ogni volta che segna, esulta indicando il cielo per ringraziare Dio. La sua fede è visibile anche sui social, dove cita spesso versetti della Bibbia. Questa spiritualità rappresenta un pilastro nella sua vita, che si intreccia con l’attaccamento ai suoi ideali e alla sua famiglia. In modo simile, la sua scelta di giocare con la nazionale messicana è stata influenzata da questi stessi ideali. Pur essendo nato in Argentina, Gimenez ha scelto di rappresentare il Messico, il paese che lo ha visto crescere come uomo e calciatore. Questa decisione lo ha escluso dalla possibilità di giocare con Messi nell’Albiceleste, ma per lui era fondamentale vivere la propria carriera senza restare all’ombra di nessuno, come un uomo che scrive il proprio destino.

 

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