Il Torino europeo del dopo Cerci-Immobile non soddisfa ancora Giampiero Ventura, preoccupato forse dall’andamento in campionato. Il tecnico genovese sa di aver assunto un certo appeal in società grazie ai risultati sportivi e ad alcune intuizione tecniche e tattiche: sia Quagliarella che Amauri sono sue richieste, anzi, sono sue emanazioni. È Ventura infatti ad aver convinto i due attaccanti ex Juventus e in società glielo riconoscono. Il passo successivo per lui sarebbe l’innesto di un atipico come era Cerci e vorrebbe una mossa di questo genere come “premio” in caso di superamento del girone di Europa League.
Un calciatore che conosca il calcio italiano, oltretutto. Ecco perché gli identikit di Sebastian Giovinco e Goran Pandev corrispondono a quanto richiesto dall’allenatore granata. Sul primo il forcing dura da almeno 7 mesi, ma anche a parametro zero resta una chimera con quell’ingaggio da 2,5 milioni di euro netti annui. Il secondo ha voglia di Italia, ma in Turchia gode di un ingaggio inarrivabile in Italia di questi tempi.
Risultato? Il presidente Urbano Cairo ha già comunicato a Ventura di cambiare obiettivi. Soprattutto per gennaio. Anche perché Matteo Darmian, prossimo uomo mercato di casa Toro, non si muoverà fino a giugno e non lo farà per meno di 15 milioni di euro. La Roma, tra le società in prima fila, ha capito l’antifona e lavora quindi per fine stagione. Momento in cui Cairo potrà pensare eventualmente a mutare ancora la propria politica sugli ingaggi.
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