Più o meno due anni fa la pubblicazione della sua autobiografia fece molto scalpore perché esplicitò quello che molti già sapevano o avevano intuito dalle più caute parole espresse in precedenza. Zlatan Ibrahimovic e Pep Guardiola ai tempi del Barcellona non si sopportavano e dettero vita a clamorose liti. Lo svedese nel libro raccontava:
Messi ha cominciato a parlare, chiedendo un altro ruolo, le cose sono cambiate e Guardiola ha preferito accontentare lui.
Proprio di questo dettaglio il bomber oggi al Psg ha parlato in un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Der Spiegel. Ibra ha sentenziato:
È un grande allenatore. Però come persona è un codardo. Per me non è un uomo.
L’attaccante, che in passato ha militato anche in Italia, nella Juventus, Inter e Milan, ha raccontato:
Nell’anno a Barcellona scelse di sacrificarmi per Messi e non ebbe nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia. Io avevo segnato di più dell’argentino, ma evidentemente Messi si lamentava perché voleva essere la prima stella della squadra.
Anche in questa occasione, Ibra è tornato a fare paragoni con Josè Mourinho. Se in passato aveva detto chiaro e tondo all’attuale tecnico del Bayern Monaco che “non vali un c@zzo rispetto a Mourinho”, stavolta si è limitato, si fa per dire, a notare:
I discorsi motivazionali di Mourinho sono speciali in confronto alla m*rda filosofica di Guardiola. Pep ha scelto il Barcellona perché era una squadra che funzionava già senza di lui.
Nel suo racconto al vetriolo Ibra ha tirato in ballo anche un’altra personalità discussa nel mondo dello sport, il golfista americano Tiger Woods:
Mourinho non ha bisogno di apparire perfetto, Guardiola sì. Anche Tiger Woods voleva apparire perfetto, e poi avete visto tutti cos’è successo. Ognuno ha un suo lato oscuro.
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