xabi alonso

In Bundesliga la capolista è scesa in campo per prima per la giornata numero 23 e non ha fallito l’appuntamento

In Bundesliga la capolista è scesa in campo per prima per la giornata numero 23 e non ha fallito l’appuntamento. Anche se contro il Mainz non è stato facile. In Germania a fine partita propongono subito in grafica il dato degli Expected Goals, in modo che il pubblico si faccia un’idea sulla giustezza del risultato. Ebbene, l’undici di Xabi Alonso ha maturato un divario minimo – 1.23 a 0.99 – ed effettivamente l’andamento della partita ha confermato le difficoltà. Al gol di Xhaka dopo 3 minuti, hanno risposto gli ospiti praticamente subito con un calcio di punizione a lunga gittata, che ha trovato prima la sponda all’indietro di Widmer e poi il colpo di testa in tuffo di Kohr. Tutto molto bello, avrebbe commentato Bruno Pizzul, a differenza del 2-1 arrivato a metà ripresa: una conclusione di Andrich da fuori area, più che parabile da Zentzer, che effettua una presa difettosa e non trattiene il pallone. La Gazzetta dello Sport non ha torto nel definirla una papera «alla Karius (con Bale) nella finale di Champions 2018».

Anche i numeri complessivi dicono che il Mainz, penultimo in classifica ma con una difesa più che accettabile, ha fatto una buona gara. Se il numero delle conclusioni è inferiore (18-13), quello della ripresa è invece di segno contrario (5-7). E tenendo conto che a dieci minuti dalla fine è scattato anche il rosso per un suo giocatore, Ngankam, non si può che apprezzare lo sforzo di mettere i bastoni tra le ruote a una squadra lanciatissima. Con i 3 punti di ieri, infatti, il Bayer mette una grande pressione sul Bayern, adesso in un momentaneo -11 e chiamato a rispondere oggi in casa con il Lipsia. Non solo: alla formazione di Monaco quella di Leverkusen ha tolto anche il primato 33 gare senza sconfitte, detenuto dal Bayern di Flick della stagione 2019-20.

Insomma, niente scherzi dalle parti di Xabi Alonso. L’unico a non essere cascato in quello combinato da Xhaka, che dopo il tiro vincente ha finto un problema alla coscia, salvo poi iniziare a muovere la gamba e impegnarsi con il resto della squadra in un’improvvisata coreografia. Al tecnico non è piaciuto, ma sapeva che il suo giocatore lo aveva già fatto in allenamento, perciò ha prontamente consigliato al fisioterapista di rilassarsi, non c’erano problemi.

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ultimo aggiornamento: 24-02-2024