Il talentino del momento è norvegese, è figlio d’arte (nel senso che anche suo padre è stato calciatore, anche se non di fama assoluta), è bello, biondo e ricercato da tutti: si chiama Martin Odegaard, ha 16 anni e di mestiere fa il centrocampista dal piede fatato. Le cronache si erano già rivolte a lui quando in pochi mesi a frantumato i record come più giovane esordiente sia nella massima serie scandinava (con la maglia del Stromsgodset) sia nella nazionale maggiore norvegese. E con risultati a dir poco eccellenti.
Prima ancora della ribalta, furono Juventus e Manchester United a provarci per lui. Soprattutto i Red Devils, forti del fatto che una gloria come Ole Gunnar Solskjaer avesse grande ascendente in patria e rapporti idilliaci con Sir Alex Ferguson. Poi è arrivata la scena internazionale, quindi il Bayern Monaco che gli ha offerto uno stage di una settimana e il Real Madrid che ha chiuso la pratica alla sua maniera, in men che non si dica: Odegaard passerà alle merengues da giugno, ma l’accordo verrà annunciato già a gennaio tarpando così le ali a tutte le altre pretendenti.
La formula non prevede denaro per il cartellino al club di appartenenza, se non il premio di formazione come indennizzo. Il Real però stringerà una partnership con il Stromsgodset, o almeno così dicono in Norvegia. Odegaard sarà in ritiro con gli uomini di Ancelotti la prossima estate e poi si deciderà se farlo maturare in prestito: no alla soluzione Real Castilla (la squadra B) per esplicita richiesta del calciatore, consigliato dal padre manager.
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