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«Il Grande Torino si legò alla Fiat»
Gianfelice Facchetti ha raccontato l’escamotage per permettere al Torino di continuare a giocare durante la guerra
Gianfelice Facchetti è autore di uno spettacolo teatrale, Eravamo quasi in cielo, dedicato all’impresa dei Vigili del fuoco La Spezia nel 1943-44, che divennero campioni d’Italia durante la guerra battendo il Grande Torino. Uno scudetto che il club ligure vorrebbe vedere riconosciuto. Il figlio di Giacinto, bandiera dell’Inter, ne ha parlato al Corriere della Sera: «Era già il Grande Torino, campione d’Italia nel 1942-43, l’ultimo campionato “regolare”.
I granata erano l’unica squadra che riempiva gli stadi in mesi in cui, per i bombardamenti e per i rastrellamenti, le persone avevano paura di uscire di casa. C’erano già i vari Mazzola, Loik e Gabetto. Fu trovato un escamotage per permettere loro di continuare a giocare: la società granata, infatti, si legò alla Fiat, e così in quanto operai dell’industria bellica i calciatori furono
esentati dal fronte. Insieme a loro giocò in quel Toro una leggenda del calcio come Silvio Piola, a rendere ancora più forte quella squadra e dunque ancora più eroica l’impresa dei pompieri spezzini».
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