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Il neo dell’Inter
Il telecronista Stefano Borghi ha commentato il rendimento dei nerazzurri in questa fase della stagione.
Stefano Borghi a Sky Sport è partito da Lazio-Inter per esprimere il suo parere sul momento dei nerazzurri. “La Lazio nei primi 25′ ha fatto la Lazio, ha avuto le sue occasioni, il rammarico è l’occasione di Noslin”.
“Poi si fa male Gila, gol dell’Inter annullato ma poi rigore, poi il 2-0 e si fa male anche Gigot. Nel secondo tempo sembrava una partita 1l contro 10, non c’è stata più situazione: l’Inter ti rade al suolo, sciorina tutto il campionario, ha una qualità incredibile. L’Inter è la squadra da battere, è la più forte”.
Il rigore di Roma
“Stando al regolamento e al protocollo, il braccio è largo e la figura non è naturale: nel calcio di oggi è rigore”.
Sull’esterno mancino
“Arriva quel feedback e poi vai in casa della Lazio e ne fai 6. Il gol di Dimarco lo racconta: è un giocatore veramente rilevante. Ha un motore atletico di primo livello, ha attenzione tattica: ma a fare la differenza è la qualità, ha un piede veramente vellutato che porta gol e assist”.
Sulla lotta Scudetto
“Questo turno ha alzato un gradino tra le prime tre e le altre: secondo me c’è un mini gradino anche tra l’Inter e le altre due. Inter e Atalanta sono squadre forti che vanno, il Napoli si può inserire in quel discorso: però le gerarchie cominciano a delinearsi. L’Inter è la più forte ed è quella da battere, l’Atalanta è molto forte ed è cresciuta vincendo partite non spumeggianti: e l’anno scorso ha vinto e ha aumentato la sua autostima. Ora la classifica per me è sincera”.
Il problema dell’Inter
“E’ la tempistica di questo 6-0 che è importante: Leverkusen ha evidenziato il neo dell’Inter, la tendenza di andare in gestione in alcune partite, considerare inconsciamente qualche appuntamento come interlocutorio“.
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