Il progetto di un nuovo stadio dell’Inter, che Massimo Moratti porta avanti da ormai un paio di anni e che Erick Thohir aveva inizialmente sposato in pieno, potrebbe essere accantonato. La società nerazzurra ha forte necessità di uno stadio di proprietà e dopo le ipotesi cinesi della passata stagione, il progetto portato avanti negli ultimi mesi è quello della costruzione ex novo di un impianto moderno nella zona Expo o Rogoredo, con possibile inizio lavori nel 2015. A tal proposito, Thohir e Moratti sono stati impegnati nelle scorse settimane in una serie di incontri istituzionali, l’ultimo dei quali ha visto l’ex patron e il nuovo proprietario presso la sede della Regione Lombardia, al cospetto del presidente Roberto Maroni.
Poi ci sono stati i primi mugugni di Moratti, che nel mese di dicembre sarebbe stato coinvolto molto poco nelle ultime decisioni prese da Thohir: l’ex presidente si aspettava di essere puntualmente informato su ogni movimenti, invece il tycoon indonesiano ha dato mandato ai propri collaboratori di proseguire spediti in autonomia. Cosa che potrebbe avvenire anche sulla questione stadio: negli ultimi giorni, infatti, l’ipotesi preponderante è che l’Inter ristrutturi San Siro e lo gestisca in esclusiva. Ipotesi meno costosa e più velocemente realizzabile, ma meno suggestiva agli occhi dei tifosi nerazzurri, che già pregustavano di andare a vedere le partite della propria squadra in uno stadio tutto nuovo.
Il progetto della ristrutturazione di San Siro, non dovrebbe partire prima del 2019, previo il vaglio del nuovo tesoriere dell’Inter, Michael Williamson, che dopo aver lasciato l’incarico ai DC United, prossimamente valuterà la fattibilità dell’ammodernamento del Meazza, vagliando minuziosamente costi, ricavi e tempi. Cosa farebbe il Milan? C’è la possibilità che Barbara Berlusconi riesca ad ottenere il lotto di terreno di proprietà della società Aexpo in zona Rho e si parta molto presto con il progetto del nuovo stadio rossonero.
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