I tifosi dello Sheffield United non vogliono più in squadra Ched Evans. Sono fin qui oltre 60 mila coloro i quali hanno firmato la petizione con la quale si vuole bloccare il ritorno del calciatore nel campionato di terza divisione inglese, attualmente in carcere per stupro. Evans fu condannato nell’arile del 2012 a cinque anni di prigione e attualmente si trova dietro le sbarre per scontare la propria pena. Quanto vestiva la maglia del Manchester City, ammise di aver avuto rapporti sessuali con una 19enne, che l’accuso riuscì a dimostrare di non essere consenziente.
Per i giudici inglesi si trattò di stupro, essendosi consumati i rapporti con la ragazza in evidente stato di ubriachezza. A ottobre, però, il 25enne attaccante, sarà rilasciato e la notizia ha scatenato un vespaio di polemiche. Da un lato che lo Sheffield United che non vede l’ora di riaverlo in squadra, dall’altro ci sono i tifosi che non vogliono assolutamente cune un ragazzo macchiatosi di stupro torni a giocare per i propri colori.
“Ha fatto il suo tempo – dichiara il dirigente dello Sheffield, Alan Smith – , ha scontato la sua pena e vorremmo che tornasse a giocare con noi. Bravi giocatori come lui devono continuare a giocare e se non con noi, almeno con altre squadre”.
Argomentazioni valide, quelle della dirigenza del club inglese, che si scontra però con osservazioni altrettanto lecite da parte dei sostenitori. I tifosi non vorrebbero che la loro squadra sia associata a reati quali il sessismo e la violenza sessuale. Si chiede dunque una presa di posizione forte da parte del club, con una petizione che fin qui ha già collezionato più di 60 mila firme.
“E’ giusto che chi ha scontato la sua pena poi torni a lavorare – sostengono i tifosi dello United – , ma esortiamo lo Sheffield United a riflettere molto attentamente sul messaggio che mandano riassumendo qualcuno che è stato condannato per un crimine così grave. Se decidono di farlo, che è un loro diritto, sarebbe giusto che prendessero seriamente in considerazione l’impatto che avrà sul gran numero di loro sostenitori. Chiediamo loro di dichiarare in modo forte e chiaro che la misoginia, il sessismo, la violenza e la violenza sessuale, in particolare, non saranno tollerati nel mondo del calcio”.
L’impressione è che la società stia valutando molto attentamente la situazione: non è da escludere che Evans sia riaccolto in squadra e la sua posizione rimanga sotto stretta osservazione. Eventualmente, l’attaccante potrebbe poi essere ceduto ad un altro club nella prima sessione utile di calciomercato.
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