È un Walter Mazzarri afflitto quello che si presenta davanti alle telecamere dei giornalisti al termine di Inter-Cagliari. I nerazzurri incappano in una giornata no e, complice l’espulsione di Nagatomo, incassano ben quattro reti dal fin qui fanalino di coda guidato da Zdenek Zeman. L’Inter è stata comunque irriconoscibile sin dal primo minuto, con il Cagliari sin da subito aggressivo e in vantaggio già dopo 9 minuti. Solo una clamorosa dormita della difesa isolana aveva consentito ad Osvaldo di riaprire temporaneamente la partita. Poi, con l’uomo in più, gli ospiti si sono letteralmente scatenati grazie ad un Ibarbo imprendibile e ad un Ekdal che la tripletta di oggi la ricorderà per tutta la vita.
A Mazzarri non resta che fare mea culpa: troppi giocatori sono sembrati non esserci, con la testa e con le gambe.

“Probabilmente ho sbagliato io alcune valutazioni di turn-over – le parole di Mazzarri riportate dalla ‘Gazzetta dello Sport’ – la squadra era cotta, è stata una giornata nera. Quando siamo rimasti in 10 dovevamo comportarci diversamente: una squadra esperta si mette dietro, non prende 4 gol nel primo tempo, e prova a rimontare nella ripresa”.

Assente Icardi, in panchina perché non in condizioni ottimali, Palacio ed Osvaldo hanno fatto davvero molto poco al cospetto di una delle difese più perforate del campionato. È stata comunque tutta la squadra a non girare: Dodò ha visto letteralmente i “sorci verdi” con Ibarbo, Nagatomo nervoso e impacciato è riuscito a guadagnarsi due gialli in poco più di un minuto, a centrocampo Hernanes e Kovacic si sono visti solo a sprazzi. Insomma, una partita da dimenticare subito e da riscattare giovedì in Europa League. Troppo brutta per essere vera questa Inter.

“Bisogna ripartire subito – continua Mazzarri – , parlare poco e rispondere sul campo. Alcuni giocatori erano troppo stanchi, non ho avuto il coraggio di dare un turno riposo: ci sono giocatori che non possono reggere tre partite in 8 giorni in questo periodo, e lo abbiamo visto in campo. Ci sono giocatori appannati: basta un mezzo metro per prendere gol, e magari non hai la forza di reagire. Sembravamo appannati, ma non era facile giocare in dieci, sotto di quattro gol. Per assurdo nel secondo tempo si è giocato un po’ meglio, ma era tardi”.

Quanto alla direzione di gara, Mazzarri dice prima di non volerne parlare, però qualche osservazione ha da farla, soprattutto sulla prima ammonizione di Nagatomo e sulla gestione dei falli da parte dell’arbitro Banti:

“L’espulsione di Nagatomo? Un allenatore che prende quattro gol non può dire certe cose, sembra che cerca alibi. Ma probabilmente non avremmo preso 4 gol se non avessimo giocato in 10. Nagatomo purtroppo aveva sbagliato il fuorigioco sullo 0-1, forse era un po’ nervoso, anche se mi dicono che la prima forse poteva essere evitata. Mentre ho visto falli anche belli robusti del Cagliari che non sono stati puniti. Ma non voglio parlare di arbitri, ho sbagliato io – conclude – , e proviamo a girare pagina velocemente”.

Molto deluso anche il diesse Piero Ausilio, fresco di rinnovo con l’Inter. Il dirigente nerazzurro esprime quella che è tutta la delusione dei tifosi, ma anche della proprietà, essendo a tutti gli effetti portavoce ufficiale del presidente Thohir:

“E’ un risultato che dà fastidio – dice Ausilio a ‘Sky Sport’ – , al di là della classifica il Cagliari non può arrivare a San Siro e vincere in questo modo contro di noi. Siamo mancati in tutto, è un brutto incidente di percorso che deve essere necessariamente analizzato. Ranocchia dice bene quando da capitano dice che l’Inter deve vincere tutte le partite”.

Thohir ha capito il momento delicato e alla fine della gara è andato negli spogliatoi per tirare su il morale della squadra e del tecnico, ma da questo momento in poi non saranno tollerati altri passi falsi come quelli di oggi.

“Siamo mancati a livello fisico e mentale, una squadra che vuole essere considerata una big non può prendere quattro goal in questo modo. Thohir è dispiaciuto, è andato negli spogliatoi ed ha rincuorato i ragazzi, chiedendo però una reazione a partire da giovedì prossimo. Abbiamo preso goal, oltre che per i motivi che ha detto Mazzarri, anche perché arrivavamo sempre un secondo dopo l’avversario sul pallone. Credo però che oltre all’aspetto fisico abbia contato anche quello mentale. Cerchiamo adesso di analizzare la cosa per bene ma al contempo di dimenticare tutto e ripartire al più presto. Concentriamoci sulle certezze che avevamo acquisito sino a questo momento. Sino ad oggi abbiamo subito poco – conclude – , non credo che improvvisamente debbano essere considerati sbagliati sia i giocatori che vengono utilizzati che il modulo tattico”.

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ultimo aggiornamento: 28-09-2014


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