E’ una partita che sarà ricordata, purtroppo, anche per il brutto infortunio che ha costretto Diego Milito a uscire dal terreno di gioco. La diagnosi definitiva per l’infortunio di Diego Milito al ginocchio sinistro è lesione al crociato anteriore e al collaterale esterno con interessamento della capsula. Operazione chirurgica inevitabile e almeno 4/6 mesi di stop. Stagione finita per l’attaccante argentino, l’Inter perde uno dei suoi pezzi più pregiati proprio nel momento topico del campionato e delle due coppe in cui i nerazzurri sono in corsa, Europa League e Coppa Italia.

Tornando al risultato va detto che l’Inter ha guadagnato una bella fetta di qualificazione. I nerazzurri, in caso di qualificazione agli ottavi di finale, incontreranno la vincente del confronto tra Tottenham e Lione. Si farà sul serio, dunque, ma prima c’è da conquistare l’accesso al turno successivo in Romania, tra una settimana. A fine gara Stramaccioni, dai microfoni di Sky Sport, commenta amaramente il grave infortunio occorso a Milito:

“E’ un brutto infortunio, ma dobbiamo guardare avanti. Perdiamo un giocatore importante, ma sono dispiaciuto soprattutto per lui. Bisogna guardare avanti anche se ci sono dei momenti in cui anche il rapporto, i sentimenti… Insomma, ci sono rimasto proprio male, anche per Diego, a prescindere dalla perdita incolmabile legata al giocatore. Adesso gli stiamo vicino, la vita va avanti, ma è un momento brutto, difficile. Rivedere queste immagini fa male per chi gli vuole bene come tutti noi all’Inter, è il primo ragazzo straordinario e un grande campione. Domani è un altro giorno, si guarda avanti con tutti vicini a lui, noi che gli voliamo bene”.

Il tecnico romano è soddisfatto della svolta positiva del suo gruppo nelle ultime due gare:

“Sicuramente è finito il primo tempo di una sfida su due tempi e penso sia finito bene, ma quello che mi interessa di più è che l’Inter dopo Siena abbia girato davvero pagina. Oggi ho visto un’Inter cresciuta dal punto di vista del gioco, abbiamo giocato una buona partita di qualità, rischiando pochissimo o niente se non un calcio di punizione e costruendo tantissimo. Prima del gol di Palacio ero rammaricato perché potevamo averlo fatto prima. Chievo e Cluj ci hanno dato la certezza che stiamo lavorando verso la direzione giusta e questo blocco dei 4-3 ci dà anche una qualità di gioco migliore, davanti il tridente può variare anche se stasera innegabilmente abbiamo perso forse il giocatore principale di questo sistema di gioco”.

Inter – Cluj 2-0: le foto della partita




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