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Inter in sofferenza fisica e mentale: come evitare di ripetere un incubo del passato
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Con la rosa acciaccata e la condizione fisica in calo, l’Inter potrebbe anche vivere un dramma sportivo: Inzaghi lavora per evitarlo.
Il campionato di Serie A entra nel vivo ma la sfida tra Napoli e Inter, un incontro che ha sollevato più interrogativi che risposte. Tra i due allenatori, Simone Inzaghi e Antonio Conte, non è ancora chiaro chi esca con maggiore serenità dalla partita. Come sottolinea Bruno Longhi su La Repubblica, le impressioni sono contrastanti: il Napoli sembra avere un vantaggio, sebbene sia a un punto di distanza dalla capolista Inter. La squadra partenopea ha dimostrato una condizione fisica superiore, soprattutto nel secondo tempo. La determinazione dei giocatori partenopei si è vista in campo, con un ritmo che non è mai scemato. Le analisi dei giorni successivi alla gara hanno evidenziato i parecchi problemi dei nerazzurri.
L’Inter a rischio di crisi fisica
Molteplici fattori, infatti, mettono in luce i limiti della squadra di Inzaghi. La condizione fisica di alcuni giocatori, come Mkhitaryan, non è più quella dello scorso anno, mentre Calhanoglu fatica a tornare ai suoi livelli dopo l’infortunio. In più, Thuram, nonostante non sia al top della forma, è stato preferito a Taremi o Arnautovic: questo la dice lunga sulla forza delle alternative che, secondo il telecronista, non sono “di grande qualità“. La situazione si è complicata ulteriormente con l’infortunio di Dimarco, un altro tassello fondamentale per il gioco di Inzaghi.
Il precedente da evitare come la peste
L’Inter, nonostante la posizione di classifica, sembra soffrire a livello fisico e mentale, mentre il Napoli ha risposto con determinazione alle difficoltà. La chiave per l’Inter, se vorrà mantenere la leadership, potrebbe essere quella di dosare le energie, optando per un’analisi accurata partita per partita e facendo ruotare i giocatori. L’obiettivo sarà evitare la “sindrome di Leverkusen”: la squadra tedesca nel 2002 arrivò ad un passo dal Triplete ma perse tutte e tre le competizioni a causa della stanchezza accumulata. Secondo posto in campionato all’ultima giornata e sconfitta in finale di Coppa di Germania e di Champions League (quella del famoso sinistro a volo di Zidane): ecco, l’Inter deve evitare tutto ciò.
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