Dopo l’annuncio ufficiale del siluramento del dg Marco Fassone, all’Inter si apre una nuova era della quale saranno sicuri protagonisti l’attuale vicepresidente Javier Zanetti e il Ceo Michael Bolingbroke. Mastica amaro l’ex direttore generale, che dopo i siluramenti da parte di Juventus e Napoli, deve digerire un altro allontanamento doloroso: “Non me lo aspettavo un mercato con 18 milioni di rosso, ma tutto concordato col presidente”, le parole di Fassone riportate da ‘Il Giornale’.
Il nuovo corso, dunque, è iniziato ufficialmente ieri con Fassone che ha salutato la squadra visibilmente commosso. Nell’immediato le sue deleghe andranno ad interim a Bolingbroke, che sarà coadiuvato dal Corporate Director Michael Williamson (Corporate Director) e per le questioni strettamente sportive da Massimo Cosentino, attuale segretario sportivo. Si tratta, come riporta la ‘Gazzetta dello Sport’, di una soluzione temporanea, in attesa di capire quale sarà il prossimo innesto nel nuovo tessuto societario.
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Ieri si è parlato tanto di Ivan Ramiro Cordoba, uno che gravita nell’orbita nerazzurra da quando ha appeso le scarpette al chiodo. La situazione dovrebbe sbloccarsi mercoledì, quando arriverà in Italia Erick Thohir: il presidente dell’Inter incontrerà il suo staff per cercare una soluzione e secondo le ultime indiscrezioni, non è da escludere che sia alla fine messo sotto contratto un manager di più ampio respiro. Si fa il nome soprattutto di Pierpaolo Marino, artefice di diversi miracoli sportivi e reduce dal divorzio con l’Atalanta, ma occhio anche a Giovanni Gardini, attuale dg del Verona che ha lavorato con Mancini (continua la sua ascesa al potere) alla Lazio, e Roberto Zanzi, ex dg di Atalanta e Bologna.
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