L’Inter dopo 18 giornate ha quattro punti in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma guai a dirlo a Walter Mazzarri. Nonostante la classifica releghi i nerazzurri al sesto posto con 31 punti, alle spalle del neopromosso Verona, il tecnico toscano non vuole sentir parlare di fallimento. Anzi, a chi in questi giorni ha fatto notare il ritardo rispetto al ruolino di marcia tenuto lo scorso da Andrea Stramaccioni, Mazzarri replica molto stizzito: Il rapporto deve essere fatto con il girone di ritorno scorso e non con quello d’andata. E comunque a prescindere la sua Inter sta facendo meglio. Ai tifosi nerazzurri l’analisi di questo assunto, all’indomani della sconfitta rimediata in campionato contro una Lazio in forte difficoltà, e alla vigilia dell’importante sfida di Coppa Italia contro l’Udinese.
Giovedì sera allo stadio Friuli, infatti, è in programma la gara valida per gli ottavi di finale della Tim Cup 2013-2014, un evento che assume un valore ancora più elevato per i nerazzurri visti i risultati deludenti in campionato. Al cospetto di Mazzarri e soci, l’Udinese di Guidolin in crisi nera di risultati e prestazioni e con un Totò Di Natale depresso e che non vede l’ora di appendere le scarpette al chiodo. Il momento è delicato, ragion per cui il tecnico dell’Inter in conferenza stampa va all’attacco di chi in questi giorni lo ha criticato, a suo dire, oltremodo:
“Io vorrei che i tifosi dell’Inter, che sono attenti e competenti, non fossero fuorviati da queste informazioni che non sono complete – dice Mazzarri parlando del confronto con Stramaccioni -. Non scordiamoci quanti punti ha fatto questo gruppo che io ho ereditato nel girone di ritorno dell’anno scorso (19 in 19 partite, ndr). Il rapporto va fatto su come è finito il campionato e guardare il fatto che quelli che hanno finito il campionato l’anno scorso, l’hanno iniziato con me. E non c’è paragone”.
In realtà il paragone che ha fatto Mazzarri non si potrebbe fare, perché nel girone di ritorno l’Inter di Stramaccioni ebbe quasi sempre gli uomini contati e il tecnico fu costretto spesso a formazioni ‘di fortuna’. Oggi Mazzarri ha sì una rosa incompleta, ma non dal punto di vista numerico, segno che probabilmente qualcosa non è andato come doveva nella programmazione estiva.
Quanto al confronto con il Milan, Mazzarri evidenzia la differenza di prestazioni dei rossoneri tra lo scorso anno e la prima fase dell’attuale campionato:
“L’anno scorso il Milan è arrivato terzo con la stessa rosa che è ripartita quest’anno e in più ha avuto dei giocatori in arrivo dal mercato. E in questo momento tra noi e loro ci sono 9 punti di differenza. E in questo discorso io non entro, se non mi ci si porta”, aggiunge il tecnico dell’Inter.
Quanto alle critiche relative al modulo, l’allenatore nerazzurro difende la propria scelta della punta unica e puntualizza di non aver mai avuto a disposizione Icardi e Milito, elementi che lo avrebbero aiutato nel modificare l’assetto avanzato optando per due punte:
“Purtroppo Icardi, dato che il ritornello è perché non si gioca con due punte, non potrò averlo per dei problemi in seguito all’operazione che ha avuto. Tengo a precisare che due attaccanti, Milito e Icardi, non li ho mai avuti a disposizione. Quindi – conclude – chi vuole criticare stia un pochino più attento a questi aspetti”.
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