Grandi movimenti in vista di gennaio per tutta la Serie A, con il caso Gabbiadini che tiene banco sull’asse Juventus-Napoli. Il fermento però coinvolge anche le grandi deluse, dunque le milanesi, con l’Inter di Mancini in prima fila e invece il Milan di Galliani che punta a un paio di interventi dando però priorità ad alcune uscite fondamentali perché la rosa viene ritenuta comunque troppo ampia e difficile da gestire (candidati: Mexes, Armero, Van Ginkel, Pazzini).
I nerazzurri, con il ritorno del tecnico jesino, devono cercare di mantenere le promesse stipulate in sede di accordo. Una delle priorità è Kolarov, da utilizzarsi da esterno alto, con il quale Mancini si tiene in costante contatto. La rivoluzione/evoluzione dovrebbe però principalmente avvenire in avanti, a meno che Vidic non saluti davvero prima di fine stagione. Nel mirino ci sono Cerci e Destro, entrambi ambiti dall’allenatore e potenzialmente trattabili sul mercato.
Sarà questione di fare una scelta, anche se l’ex granata è il vero favorito perché l’Atletico Madrid potrebbe anche accettare un prestito con diritto di riscatto che metta tra anticipo e saldo in conto circa 11 milioni di euro. E Cerci gradirebbe l’Inter, per giocare a destra nel 4-2-3-1 che ha in mente Mancini, ovvero nel suo ruolo preferito. La trattativa è iniziata.
Mattia Destro è un caso a parte, diverso. Prima cosa sarà la Roma a decidere, ma le frizioni con il club sono note dalla scorsa estate. I procuratori dell’attaccante, cresciuto proprio a suon di gol nelle giovanili dell’Inter, sono al lavoro: si parla ancora di una piazza inglese che spingerebbe per averlo, ma i nerazzurri ci sono e puntano proprio sul vecchio feeling con l’ambiente. Anche perché dietro questa mossa di Ausilio si nasconde il malessere di Osvaldo, determinato adesso anche a lasciare l’Italia per ritornare in Argentina.
Il Boca Juniors si è fatto avanti con il Southampton: 7 milioni sul piatto e il gradimento del giocatore che pure a Mancini non dispiacerebbe trattenere. Probabile però che sia Osvaldo ad averla vinta, soprattutto dovesse puntare i piedi per tornare, come annunciato e come da desiderio espresso in diverse interviste, nel suo Sudamerica che lasciò giovanissimo per approdare a Bergamo prima e a Lecce poi.
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