Oggi è ufficialmente ricominciata la stagione dell’Inter, la prima con Erik Thohir presidente fin da principio, la seconda invece con Walter Mazzarri alla guida dei nerazzurri. Come ovvio tra i convocati per il ritiro di Pinzolo non figurano alcuni giocatori impegnati ai Mondiali come Nagatomo, Kovacic, Guarin, Campagnaro, Hernanes e Palacio, ci sono diversi giovani provenienti dalla Primavera, più alcuni volti nuovi tra cui quelli di Nemanja Vidic e Dodò (senza contare i rientri dai prestiti come Silvestre e Schelotto). Insomma, è un’Inter ancora sperimentale e con un orecchio teso verso il mercato (anche in uscita) quella che si è radunata oggi, una squadra che ha nel mirino i play-off di Europa League in programma tra il 21 e il 28 agosto.
Questo l’elenco dei convocati per il ritiro di Pinzolo:
Portieri: Tommaso Berni, Juan Pablo Carrizo, Samir Handanovic.
Difensori: Marco Andreolli, Isaac Donkor, Juan Jesus, Ibrahima Mbaye, Andrea Ranocchia, Giacomo Sciacca, Matias Silvestre, Nemanja Vidic.
Centrocampisti: Lorenzo Crisetig, Danilo D’Ambrosio, José Dodò, Joseph Duncan, Jonathan, Renè Krhin, Zdravko Kuzmanovic, Diego Laxalt, Joel Obi, Andrea Palazzi, Ezequiel Schelotto, Demetrio Steffè.
Attaccanti: Federico Bonazzoli, Ruben Botta, Mauro Icardi, George Puscas, Michael Ventre.
Chiaramente il primo giorno di scuola non poteva non essere caratterizzato dalla conferenza stampa di presentazione del professore di casa, il mai domo Walter Mazzarri; dopo una stagione, quella scorsa, con alti e bassi, il trainer di San Vincenzo è pronto per affrontare un’annata ad alti livelli:
“Questa per me è una seconda giovinezza. Sono carico, voglioso, anche perché con la società c’è stata molta chiarezza e stima reciproca, e questo mi ha dato più forza. Ho visto motivati anche i giocatori, ci sono i presupposti per fare bene. L’obiettivo stagionale? Personalmente non mi accontento mai e voglio far sentire i giocatori al primo posto. Dovremo affrontare le partite con animo battagliero. Le mie squadre hanno sempre un’anima e quest’anno la vorrò vedere in modo ancora più forte. Vorrei vedere una squadra ancor più di Mazzarri, di quelle che non mollano mai, che lottano sempre. Lavorerò su quest’aspetto, al di là della qualità”.
E’ un Mazzarri disteso, rilassato, disponibile, ma anche determinato; non si nasconde e a precisa domanda risponde:
“Il prossimo capitano sarà quello che porta la fascia nel modo giusto. Per me, per adesso, il più indicato è Andrea Ranocchia ma dovrà meritarlo tutti i giorni questo riconoscimento. Per quanto riguarda la difesa ho sempre detto che vorrei provare la difesa a 4, ma ancora non ho i giocatori giusti. Ho fatto per adesso la difesa a 3 almeno Vidic potrà assorbire i miei concetti difensivi. Poi, appena avrò la possibilità, farò anche la difesa a 4”.
Inevitabile parlare di mercato:
“Io guardo a ciò che dice la società in base alle possibilità. Avendo un budget noi dobbiamo cercare di fare il meglio, tenendo presenti certi parametri. Fino ad ora abbiamo fatto bene, poi vedremo. M’Vila? Parlo dei giocatori che ci sono. Gli altri per ora sono solo trattative e ne parlo con la società, Thohir comunque ha già parlato e detto ciò che pensa. Rolando? Lo avete visto l’anno scorso, è gradito al tecnico. Ha fatto una grande annata e se dovesse tornare sarei contento. Dodò invece è giovane, la società e io ci crediamo molto. Sarà uno dei 4 esterni che si alterneranno nelle 3 competizioni. Gli esuberi? Il numero della rosa sarà importante, ci devono essere i giocatori giusti. E’ troppo presto per parlare dei singoli giocatori…”.
Chiosa finale sul famigerato “progetto“, quello avviato da Thohir con Mazzarri protagonista attivo, teso e finalizzato a ridurre i costi e a aumentare la competitività del club:
“Ho accettato il rinnovo perché ho sentito fiducia. Inoltre sono d’accordo sul progetto che sta iniziando e penso di avere l’esperienza giusta per portare avanti questo corso. Adesso siamo insieme da un anno e ci sono le basi per fare bene. Possiamo migliorare, ma l’importante è vedere una squadra che non molla mai e che se la gioca sempre. Non voglio comunque confrontarmi con l’anno scorso, quando era in corso una stagione particolare. Iniziamo a valutare da oggi l’Inter di Mazzarri”.
Per la cronaca è stato di Ruben Botta il primo gol in partitella dell’Inter formato 2014/15.
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