Il regista albanese ha messo lo zampino nell’unico goal del match e Inzaghi ha apprezzato: cresce la fiducia in lui.
L’Inter crede tantissimo in Kristjan Asllani e non ha mai smesso di farlo: dopo ieri anche i più scettici hanno capito perché.
L’affare
Tra prestito e obbligo di riscatto i nerazzurri hanno speso 14 milioni di euro per lui ma la prima stagione è stata piuttosto deludente più per scarso minutaggio che per altro. D’estate Calhanoglu era ancora una mezzala ma c’era la presenza ingombrante di Brozovic; lui non ha mai mollato e non ha mai pronunciato parole fuori posto. Piuttosto ha “studiato” sul campo. Pochi mesi fa è stato ceduto il croato e lui stesso ha avuto la possibilità di andare altrove: ieri ha ammesso che è rimasto perché ha sentito la fiducia della società.
La chiusura del cerchio
La Gazzetta dello Sport ha sottolineato come la partita di ieri può essere un trampolino non indifferente per lui al contrario di quello che fu lo stesso match della passata stagione. I giallorossi vinsero a San Siro con un goal di Dybala che trovava non del tutto preparato Handanovic: tutta l’Inter, Asllani compreso, deludevano.
L’amicizia con Calhanoglu alla base dei miglioramenti
Nelle interviste post-gara l’albanese ha definito il turco “uno dei migliori al mondo” e a sua volta l’ex Milan lo chiama “fratellino”. La rosea fa notare come Asllani un cambio di gioco come quello che ha portato al goal di Thuram (dopo l’assist di Dimarco) l’anno scorso non l’avrebbe fatto preferendo invece appoggiare la palla ad un compagno vicino. È proprio questo che Inzaghi gli chiede, lui ha i piedi per farli.
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