Serie A
Inter, Thohir porta anche un socio americano
Importanti novità sul futuro dell’Inter. Il tycoon indonesiano Erik Thohir è pronto ad acquisire le quote di maggioranza del club nerazzurro (anche se non da subito, l’obiettivo è di arrivare presto al 60% delle azioni), ma non sarà da solo in questa importantissima operazioni. Col passare delle ore, infatti, giungono dettagli sulle strategie del magnate che porterà denaro fresco nelle casse dell’Inter, anche se non già da questa sessione estiva del calciomercato. Thohir, dicevamo, non sarà da solo, ma si metterà a capo di una sorta di cordata internazionale, della quale farà parte anche Jason Levien, amico di vecchia data e socio di Thohir ai Washington Dc (Mls) e che ha anche quote dei Philadelphia 76ers (Nba).
Tengano bene i piedi per terra i tifosi nerazzurri, poiché i risultati sportivi dei due club che abbiamo appena nominato sono tutt’altro che encomiabili: i rossoneri di Washington, nel campionato di calcio americano iniziato a marzo, sono ultimi nella propria conference, con 2 vittorie, 3 pareggi e 12 sconfitte. Per quel che riguarda il Philadelphia di basket, inoltre, la squadra ha chiuso la stagione con il 41% di vittorie totali rimanendo fuori persino dai playoff. Ma c’è di più: a Washington aspettano ancora il nuovo stadio di calcio che Thohir ha promesso al momento del suo ingresso in società e del quale ancora nulla si sa.
Questione di business differenti, visto che nel Paese a ‘Stelle e Strisce’, conta spesso più il marketing che il risultati sul campo, a differenza di quanto non avvenga qui da noi. I tifosi dell’Inter si aspettano i risultati e i grandi campioni e Thohir lo sa bene. Ecco perché oltre a Jason Levien, chiederà aiuto alla Inner Circle di Soros (che un tempo tentò di acquistare la Roma) e della McCormack-Img. Il tempo stringe, comunque, e non è detto che Thohir riesca ad entrare in società in tempo per ripianare il debito di circa 80 milioni dell’esercizio 2012-2013. Più probabile che l’ingresso in società dell’indonesiano avvenga a fine luglio o, peggio ancora, con l’inizio del 2014. In questo caso, Moratti dovrà fare necessità virtù e reperire da cessioni e rescissioni i soldi per portare avanti dignitosamente la stagione.