Il Brasile marca il suo territorio” titola l’Equipe, quotidiano francese. La stampa internazionale celebra il talento di Neymar dopo il 4-2 rifilato dai verdeoro ai vicecampioni d’Europa. Un campioncino che si sta definitivamente consacrando anche a livello mondiale e in procinto di sbarcare in Europa, nella sua squadra dei sogni (il Barcellona). Le testate brasiliane, oltre al piccolo attaccante dai piedi d’oro, omaggiano anche Fred, giocatore meno appariscente ma capace di segnare una doppietta agli azzurri. Due gol ad una difesa apparsa ancora una volta spaesata e disordinata con il capitano Buffon incerto un più di un’occasione (Marchetti scalpita in panchina, ma un avvicendamento tra i pali non si avvererà, almeno in questo torneo). Colpa della fatica di fine stagione, di motivazioni minori rispetto ai padroni di casa, o siamo di fronte ad un preoccupante campanello di allarme per Prandelli?

La retroguardia colabrodo degli azzurri fa scalpore anche in Spagna dove Marca (forse leccandosi i baffi in vista di una probabile semifinale tra Italia e Furie Rosse) si chiede che fine abbia fatto la difesa di ferro, simbolo del calcio italiano. Va meglio il gioco offensivo, ma l’impressione che si è avuta è quella di una squadra troppo condizionata dalle prestazioni di Balotelli che, pur non giocando certamente male, è stato spesso raddoppiato dai difensori brasiliani e fermato con le cattive, in attacco. E a centrocampo quando manca Pirlo sono spesso dolori…A fine partita Prandelli preferisce concentrarsi sul buon secondo tempo giocato dagli azzurri:

“Nel secondo tempo abbiamo fatto una grandissima partita, sono contentissimo di quello che ho visto, la reazione, la voglia di attaccare in profondità. Certo con squadre così rischi sempre e se sbagli prendi gol. Quando Chiellini ha segnato il gol del 3-2 li abbiamo messi in difficoltà e abbiamo sfiorato il pareggio. Partite come questa ti fanno crescere e se giovedì dovessimo affrontare la Spagna, la miglior squadra del mondo con il Brasile, cercheremo, recuperando le forze, di fare la nostra partita”.

Dall’altra parte Felipe Scolari cerca di non esaltarsi e sottolinea come il suo Brasile deve ancora migliorare:

“Penso che ora ci sia più fiducia in questo Brasile, la squadra è entrata nel cuore dei tifosi. Certo dobbiamo migliorare ancora e quando giochiamo contro grandi squadre come l’Italia ci accorgiamo che commettiamo ancora degli errori. Non siamo ancora al massimo ma sappiamo che siamo sulla strada giusta nonostante ci sia ancora tanto da fare. Fred? Lui ha giocato sei o sette partite con me ed ha segnato sei o sette goal. Non so cosa un tecnico possa volere di più da un giocatore. Alcuni tifosi non lo amano ma lui è un elemento giusto per questa squadra, è sempre pronto quando serve. Il gioco? Ormai abbiamo uno stile ben definito ma c’è ancora bisogno di sistemare alcune cose. Dobbiamo ad esempio gestire meglio la situazione quando siamo in vantaggio”.

Foto | Italia-Brasile 2-4 | I titoli della stampa italiana, brasiliana e staniera























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